Cavaglià, A2A inaugura il nuovo impianto per il trattamento della frazione organica dei rifiuti urbani. Foto

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Un nuovo impianto di trattamento e recupero della frazione organica dei rifiuti urbani. È quello realizzato da A2A, la società multiservizi che opera nei settori ambiente, energia, calore, reti e tecnologie per le città.L’infrastruttura consentirà di produrre biometano e compost attraverso il recupero e il trattamento dei rifiuti provenienti dalla raccolta differenziata dell’umido e del verde. Un esempio di innovazione al servizio dell’economia circolare che conferma la volontà del Gruppo di contribuire concretamente alla realizzazione di infrastrutture indispensabili per la transizione ecologica del Paese e in grado di favorire il miglioramento della qualità dei servizi offerti alle comunità.Il nuovo impianto in numeri: 60.000 tonnellate all’anno di capacità di trattamento autorizzata, 5 milioni di Sm3 all’anno di biometano prodotto e immesso in rete, 12.000 tonnellate all’anno di compost certificato per agricoltura, 13 nuove assunzioni previste.A2A in una dettagliata nota da sapere: «Un esempio concreto di innovazione al servizio dell’economia circolare: nel Polo di Cavaglià, è stato inaugurato, alla presenza del presidente di A2A, Marco Patuano, e del presidente e amministratore delegato di A2A Ambiente, Fulvio Roncari, il nuovo impianto di trattamento e recupero della frazione organica dei rifiuti urbani. Realizzata da A2A Ambiente - società del Gruppo A2A - l’infrastruttura permetterà di produrre biometano e compost attraverso il recupero e il trattamento dei rifiuti provenienti dalla raccolta differenziata dell’umido e del verde, ovvero gli sfalci e le potature che si ottengono dopo la manutenzione di parchi e giardini. Tutto ciò con un obiettivo ben preciso: rispondere all’urgente necessità di sfruttare le potenzialità dei rifiuti, riconsegnando risorse preziose alla comunità locale. Dall’attività dell’impianto integrato - digestione anaerobica e compostaggio - sarà possibile ottenere ogni anno 5 milioni di metri cubi di biometano e 12 mila tonnellate di compost certificato da riutilizzare in agricoltura. Grazie a questo moderno processo di trattamento dei rifiuti, si soddisferebbe l’equivalente del consumo annuo di circa 150 mezzi di trasporto - bus o grossi compattatori.L’utilizzo del biometano in alternativa al gas naturale permette inoltre di azzerare le emissioni di CO2 non biogenica e ridurre la dipendenza da combustibili fossili.L’impegno di A2A è anche quello di massimizzare l’impiego di risorse locali ed imprese del territorio, prevedendo l’assunzione di 13 lavoratori, a cui si aggiungeranno le risorse connesse all’indotto per le attività di manutenzione specialistiche e i servizi collegati. Negli ultimi anni, gli investimenti realizzati a Cavaglià hanno permesso la realizzazione di un avanzato polo tecnologico per l’economia circolare: con il nuovo impianto, A2A conferma la volontà di fornire un contributo concreto alla realizzazione di infrastrutture indispensabili per la transizione ecologica del Paese e in grado di favorire il miglioramento della qualità dei servizi offerti alle comunità».

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