Chiuso il caso Segre: l'amministrazione vota all'unanimità la cittadinanza onoraria alla senatrice

Dopo due settimane di polemiche e di articoli non proprio lusinghieri per la città di Biella su tutti i media nazionali, alla fine il caso della proposta di cittadinanza onoraria alla senatrice a vita Liliana Segre si è concluso positivamente. Il consiglio comunale ha infatti votato all'unanimità la mozione presentata dalle liste civiche che fanno capo a Dino Gentile, il quale, presentando la proposta, ha pronunciato un discorso molto istituzionale e privo di accenti polemici, offrendo alla maggioranza di centrodestra e al sindaco Claudio Corradino la possibilità di condividerla senza divisioni. Corradino, con l'appoggio dei gruppi di maggioranza ha accettato, chiedendo di eliminare dal testo i riferimenti alla vicenda della commissione creata in Senato dalla Senatrice contro razzismo e discriminazioni, su cui le parti politiche si erano spaccate. Gentile, privilegiando l'unità del consiglio comunale per omaggiare una figura così rilevante come quella di Liliana Segre che ha perduto tutta la sua famiglia nel campo di sterminio di Auschwitz, da cui è tornata viva solo lei nel dopoguerra, ha acconsentito, chiedendo di ripresentare la nuova mozione con la firma di tutti i capigruppo. Da qui poi il voto unanime, mentre sotto i portici di Palazzo Oropa manifestavano circa 350 persone, chiamate a raccolta da diverse associazioni e partiti della sinistra, oltre che dal cosiddetto movimento delle “sardine” per un flah mob sia sulla vicenda Segre che contro il nuovo regolamento di sicurezza urbana.

La senatrice Liliana Segre.

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