Corridoi universitari, un inedito in Europa: Caritas in prima linea


È la prima volta in Europa: cinque giovani rifugiati che oggi vivono in Etiopia saranno accolti in Italia per studiare all’università e vivere un’esperienza di inserimento lavorativo.

È il progetto pilota dei “corridoi universitari”, che hanno l’obiettivo di dare alle persone rifugiate l’opportunità di perfezionare la preparazione accademica e svolgere tirocini o esperienze lavorative nelle aziende che hanno aderito all’iniziativa.

Il protocollo che ha sancito la nascita dei corridoi universitari è stato firmato il 6 febbraio e tra gli enti partecipanti c’è anche Caritas italiana, di cui Daniele Albanese è referente. «Il documento è il risultato dell’accordo tra l’Università di Bologna, l’ateneo italiano che ha deciso di sperimentare il progetto, Caritas, UNHCR, Gandhi Charity, la diocesi di Bologna, l’organizzazione Next Generation Italy, Federmanager Italia, Er.Go (l’azienda regionale per il diritto allo studio dell’Emilia Romagna) e il ministero degli Esteri» dice Albanese, che si è occupato per la Caritas nazionale di coordinare i corridoi umanitari dall’Etiopia.

L’articolo completo è su Il Biellese del 5 marzo.

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