«Cossato è sicura, polemiche inutili»

Il sindaco: «Il tasso delinquenziale è minimo, non ci consente nemmeno di accedere ai fondi»

Sono passati ormai quindici giorni da quella siringa di ambigua natura trovata in via del Mercato, episodio che ha suscitato qualche perplessità e incertezza sulla “questione sicurezza” della Città di Cossato.

Le telecamere di sorveglianza sono installate, specialmente nella zona centrale della città, anche se in momenti come questo è sempre bene fare il punto della situazione in materia di tutela dei cittadini. Il problema potrebbe fermarsi al solito polverone da social, ormai fenomeno sempre più presente nella quotidianità, tanto che abbiamo chiesto al sindaco Enrico Moggio qualche aggiornamento sul tema della videosorveglianza e se questo ritrovamento ha destato qualche sospetto, sensazione di preoccupazione non condivisa dal primo cittadino: «Ritengo che si tratti di un caso singolo, Cossato è una città sicura. Recentemente mi sono confrontato con le forze dell’ordine e al di là di alcuni episodi isolati, il tasso di criminalità e delinquenza è molto basso nella nostra città. Lo conferma anche il fatto che quando vengono proposti dei bandi non superiamo mai l’indice di delittuosità per poter usufruire dei fondi messi a disposizione».

I casi sono pochi, dunque, ma è sempre bene prevenire anche quelle situazioni non considerate potenzialmente pericolose. Per questo l’amministrazione comunale ha già esposto un piano per avvalersi del prossimo bando sulla sicurezza, per il cui aumento del punteggio sono presi in considerazione aspetti di collaborazione tra i comuni, come spiega Moggio: «Se i comuni tendono a consociarsi il punteggio nella graduatoria del bando aumenta. Cerchiamo di guadagnare punti dove è possibile; siamo riusciti ad instaurare un dialogo e condividere idee e progetti con alcuni comuni limitrofi, tra cui Lessona. Il progetto che presenteremo è già pronto, dobbiamo solo aspettare e presentarlo».

L’intenzione primaria è incrementare la sicurezza nei prossimi mesi, considerando che ad oggi le zone strettamente videosorvegliate sono: piazza Elvo Tempia, l’intera zona intorno alla scuola media Leonardo Da Vinci e l’area che si sviluppa nei pressi dei nuovi uffici comunali, senza dimenticare i giardini pubblici. Un’ulteriore parte della città presa in causa è il percorso che dal ponte di via Mazzini porta al semaforo di via Garibaldi, dove si sono già verificati atti di vandalismo.

Il tema della sicurezza verso atti vandalici e di microcriminalità è decisamente una priorità. Sono stati spesi 220.000 euro per la sorveglianza all’ingresso e all’uscita della città, con lo scopo, più in generale, di controllare l’ordine pubblico. Non sono solo le due cause sopra citate il motivo dell’aumento della messa in sorveglianza di alcuni luoghi della città. L’amministrazione comunale si è mossa per prevenire un ulteriore fenomeno spiacevole, ricorda Moggio: «Ci sta a cuore anche il tema dell’abbandono dei rifiuti in giro per la città, da condannare in ogni sua manifestazione. Anche a prevenire questo spiacevole fenomeno servirà l’incremento di telecamere di sorveglianza e l’acquisto di due fototrappole, telecamere di sicurezza a tutti gli effetti e dotate di sensori di movimento».

L’amministrazione ha ben chiaro il da farsi: non lasciarsi sopraffare da atti di microcriminalità o inciviltà. Cossato deve restare un’oasi sicura.

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