Cossato, Franco Garbin si racconta: «La poesia, una stanza tutta mia»

«Poeta son io di piccole cose» si definisce Franco Garbin, cossatese dal 1965, anno in cui vinse il concorso pubblico che lo portò a lavorare nell’ufficio dei servizi demografici fino alla pensione. Nato nel 1937 a Sant’Elena, in provincia di Padova, ha il Biellese nel cuore. È stata la terra in cui è cresciuto, perché la sua famiglia, quand’era bambino, si trasferì a Pettinengo.

Immagini, scorci, profumi del Biellese sono contenuti nei versi di Garbin, che da sempre trova nella poesia il suo rifugio. «Scrivo più o meno dai tempi in cui frequentavo le scuole elementari» dice. «Ho iniziato a comporre che ero un adolescente. Certo, quelle poesie erano da buttare, ma già all’epoca mi sfogavo scrivendo». La prima poesia pubblicata risale al 1957, racconta Garbin. «Finì sul “Burnel”, il giornale del Santuario di Oropa, a quell’epoca molto seguito. Poi nel 1958, non so come si sia verificata la cosa, alcuni miei componimenti sono stati inclusi in un’antologia edita a Napoli dal professor Antonio Spagnuolo». Fu in quel periodo che iniziò «a fare sul serio» dice Garbin: «Ho iniziato a partecipare a diversi concorsi, classificandomi spesso tra i primi. La poesia è un luogo tutto mio: rimane un pensiero fisso nella mente, anche quando non scrivo».

La prima raccolta di sue poesie (intitolata “Notte di Carnevale”) è stata pubblicata nel 1969 su iniziativa di Lino Cremon. «Fu un fotografo molto conosciuto. Omaggiava con i miei libri i suoi clienti più importanti, così le mie poesie sono arrivate un po’ in tutta Italia».

È invece del 2016 “Aldilà dei ligustri”, la raccolta che contiene anche le liriche giovanili già pubblicate in “Notte di carnevale”. Il volume riporta un omaggio a Michelangelo Mazzeo, che di Garbin scrisse un commento lucido e appassionato. «Le nostre vite si sono incrociate tra stima e apprezzamenti» dice il poeta cossatese. Con questa pubblicazione Franco Garbin ha partecipato al concorso internazionale “Emozioni poetiche” organizzato al castello di Verrone, ottenendo il sesto posto, primo tra i Biellesi partecipanti.

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