Cossato, la scritta grande o la grande scritta?

Da una veloce documentazione pare che solo la grande scritta Hollywood sulla collina di Los Angeles abbia fatto tanto parlare. In Italia non si ravvisano casi di tale entità, con buona pace delle maxi lettere di Alassio e di Riccione, tanto per fare due accostamenti illustri e di moda in estate. Non è l’unico esempio nel Biellese, perché altri comuni piccoli o grandi una “gigantografia” del proprio nome l’hanno appicciata all’ingresso dell’abitato, eppure quella di Cossato sembra avere qualcosa di speciale. Perché se continuerà a far dire di sé con lo stesso incalzante ritmo segnato nei tre giorni successivi alla posa, è probabile possa diventare un’attrazione. Sarà il colore, chi lo sa? Sta di fatto che attorno alla mega scritta all’ingresso della seconda cittadina biellese, per chi proviene da Biella, si è aperto un polverone che neanche i ciclisti alla Parigi-Roubaix tirano su. Senza entrare nel dualismo dei “mi piace” e “non mi piace”, resta interessante sottolineare, ancora una volta, come questioni all’apparenza non così fondamentali e neppure di interesse pubblico così preminente riescano a farci scatenare prima e a dividerci poi. Commentare senza soluzioni di continuità o dividersi su una scritta grande credo sia la conseguenza dei tempi che viviamo, dove la percezione del pubblico, che sia un servizio o un bene, è spesso distorta o quanto meno confusa. E non necessariamente a causa nostra, ma tant’è. E così siamo autorizzati a dire tutto e il contrario di tutto, pensando anche che un’amministrazione qualunque preferisca scambiare dei marciapiedi con delle lettere grandi. Almeno qui, però, non è il caso, dal momento che i fondi per quella scritta arrivano da finanziamenti specifici regionali destinati al Distretto Unico del Commercio e finalizzati al marketing territoriale. Come dire, o li usi per quello o per qualcosa di strettamente simile. Il mio consiglio agli amministratori di Cossato, in attesa di comunicazioni più pregnanti, è di scriverlo, a caratteri cubitali, sul nuovo led wall che ha trovato posto qualche metro più avanti e che nei giorni scorsi è pure lui finito nel trituratore social. Così poi la conta dei “mi piace” e “non mi piace” sarà in qualche modo meno fuorviata, più oggettiva e naturalmente sacrosanta. Tanto da farci capire se l’installazione sarà stata solo una scritta grande o una grande scritta. Un po’ come a Hollywood.

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