Cossatoshop: l’orizzonte è tempestoso

Spiega il presidente Fabio Zonco, titolare del negozio di ottica in via Mazzini: «Rischiamo la chiusura a fine anno. Servono persone disposte a mettersi in gioco»

Potenziata come argomento di difesa per ovviare al dirompente ed inevitabile sviluppo dell’e-commerce, Cossatoshop si sta dirigendo verso un orizzonte che difficilmente ci riconsegnerà l’associazione che tiene uniti i commercianti. Le motivazioni per proseguire non sono salde come fino a qualche tempo fa ed il passo indietro compiuto nel dicembre 2022 dall’allora presidente Franco Basone ha portato con sé un piccolo vuoto tale da farne presagire, a fine 2024, la chiusura.

In seguito a questo passo dell’uscente Basone, il direttivo si è trovato a dover scegliere una figura per riprendere concretamente in mano la situazione. Tra i costituenti del gruppo è stato individuato Fabio Zonco, proprietario dell’omonima vetrina ottica di via Mazzini. Zonco si è prestato a qualche nostra domanda su Cossatoshop, sullo sviluppo di questo progetto e quale sarà, quasi inesorabilmente, lo scenario: «L’associazione è nata con la finalità di promuovere il commercio cossatese, da cui è derivata una precisa attenzione per lo sviluppo del mondo dello shopping online. Anche chi oggi ha un’età avanzata tende ad acquistare sul web, quindi questa rappresentava l’unico argomento di difesa verso la situazione pandemica e post-pandemica».

Da Cossatoshop ha preso vita CliCoss, l’applicazione di riferimento per gli acquisti in terra cossatese, una sorta di centro commerciale naturale utile ad unire commercianti, attività e professionisti. Attorno a questa si è formato un circuito di oltre 50 attività ed era permesso il sistema di cashback, un ottimo modo per incentivare lo shopping a Cossato visto che questi “bonus” erano spendibili nelle varie attività aderenti. A detta di Zonco, CliCoss sarà il primo elemento a pagare direttamente il regresso del movimento: «Nel primo semestre dell’anno chiuderemo CliCoss, o meglio, questo avverrà quando gli ultimi utenti con crediti accumulati li avranno utilizzati. Purtroppo, vivendo di luce riflessa da Cossatoshop, anche CliCoss non può che essere in crisi».

Tornando strettamente all’associazione, l’unica via d’uscita da questa crisi è trovare persone disposte a reinvestire nel progetto ed evitare la caduta definitiva. «A fine anno andremo al voto per rinnovare il consiglio direttivo, ma ad ora non ci sono le condizioni ottimali per proseguire. Ci vorrebbero almeno tre, se non quattro persone subentranti» afferma Fabio Zonco, che guarda in faccia ad una realtà non incoraggiante.

Visti i propositi che si erano creati, ed inizialmente rispettati, c’è rammarico nell’analisi di questo “ritiro” dell’associazione.

A sostenere a spada tratta il progetto è stata l’amministrazione comunale, come ricorda Zonco: «Senza l’aiuto del Comune, rappresentato specialmente dalla figura dell’assessore Sonia Borin, il progetto avrebbe già incontrato la parola fine. Anche Graziano Fava – dell’Ufficio Edilizia Privata – si è dal primo istante prodigato per far sì che le cose andassero sempre per il verso giusto».

Cossatoshop ha richiesto e richiederebbe investimenti. L’inizio è sempre difficoltoso, ma dalla promozione degli eventi si passa alla promozione del commercio locale, il vero obiettivo dell’associazione. Forse la collaborazione tra negozianti è venuta meno, forse dipende dal fatto che i tempi sono cambiati. Certamente le realtà cittadine fanno sempre più le spese del calo demografico, Cossato non è esclusa.

Sperando di trovare nuovi volti pronti ed incentivati a credere in Cossatoshop, non resta che attendere la riunione del consiglio direttivo e sperare che torni la voglia di valorizzare il territorio, a partire dagli eventi, a partire dalle attività commerciali.

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