Covid, in Piemonte è vaccinato il 72,7% della popolazione. All'appello mancano 720 mila persone

Sono 17.558 le persone che hanno ricevuto il vaccino contro il Covid comunicate oggi all’Unità di Crisi della Regione Piemonte (dato delle ore 18).
A 10.642 è stata somministrata la seconda dose e, nel primo giorno di avvio, a 1.102 la terza dose.

Adesione del 72.7% degli aventi diritto. Mancano 720.000 persone che è fondamentale recuperare. Il Piemonte ha ormai completato i richiami del 90% dei cittadini che hanno aderito, oltre 3,3 milioni di persone che rappresentano il 72,7% della popolazione over 12 degli aventi diritto.
Mancano infatti all’appello circa 720.000 persone che non hanno ancora manifestato la volontà di essere vaccinati. Per provare a convincerli la Regione Piemonte sta mettendo in campo numerose iniziative che facilitino la vaccinazione, come ad esempio l’unità mobile per i grandi eventi inaugurata in occasione di Cheese (con oltre 250 persone “recuperate” e vaccinate nei tre giorni di manifestazione).
Il presidente della Regione ricorda che si continua sempre con la filosofia di portare il vaccino alle persone e non le persone al vaccino, che ha contraddistinto con successo la campagna vaccinale piemontese, sottolinea anche l’importanza che le persone che non hanno ancora aderito lo facciano, perché avere paura verso un virus e un farmaco che sono entrambi nuovi è comprensibile, ma bisogna avere fiducia nella scienza, ed evidenzia che se le 700.000 persone che mancano all’appello aderissero il Piemonte con la sua capacità vaccinale sarebbe in grado di immunizzare rapidamente il 100% degli over12, mettendo in totale sicurezza il territorio e i suoi cittadini.
Fanno fede i dati delle terapie intensive, dove giornalmente la percentuale di ricoveri riguarda per il 70/80% pazienti non vaccinati, come ha affermato sempre il presidente dando simbolicamente il via alle somministrazioni della terza dose presso l’ospedale San Giovanni Bosco di Torino.
Il Piemonte è stata una delle prime Regioni a partire, cominciando dai 53.000 immunodepressi individuati dalla circolare ministeriale. In questi giorni si stanno convocando tutti i soggetti fragili che rientrano nell'elenco del Ministero per vaccinarli rapidamente, con l’obiettivo di completare nell'arco di 20 giorni la somministrazione della terza dose compatibilmente naturalmente con le condizioni sanitarie dei singoli.

Situazione epidemiologica e incidenza per fasce d’età. Nel corso della riunione settimanale dell’Unità di Crisi si è analizzato, come di consueto, l’andamento dell’epidemia, con un focus particolare sulla suddivisione per classi di età.
L’indagine degli epidemiologi ha evidenziato come al momento in Piemonte l’incidenza media continui ad essere stabile sui 35 casi ogni 100.000 abitanti, un valore rimasto costante e contenuto da agosto grazie agli effetti positivi della vaccinazione. Il valore più basso, 21.5 casi ogni 100.000 aitanti, si riscontra nei 60-79enni. Ampiamente sotto la media generale piemontese anche l’incidenza negli over80, a quota 23.9, mentre leggermente superiore appare nei 30-59enni dove è del 38.8. Si tratta delle classi di età con maggiore numero di vaccinati, a riprova dell’importanza dell’immunizzazione.
Una più manifesta circolazione del virus, seppur in forma non grave, è presente invece tra i giovani, per i quali la campagna vaccinale è ancora in pieno svolgimento, essendo partita da Piano nazionale dopo quella delle categorie più esposte: tra 0-11 anni l’incidenza è 51.7, tra i 12-15 anni è 46.6, tra i 16-19 anni è 41.3, tra i 20-29 anni è 44.7, in ogni caso sempre al di sotto della soglia di allerta di 50 casi ogni 100,000 abitanti.
Rispetto alle coperture vaccinali, quasi l’80% dei ragazzi tra 16 e 19 anni in Piemonte ha aderito alla campagna e di questi i 2/3 hanno già ricevuto due dosi. Nella fascia 12-15, per la quale le vaccinazioni sono iniziate dopo, ha già aderito il 55% e di questi più della metà ha completato il ciclo vaccinale.

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