Covid: Sebastiani, l'incidenza sale in un gruppo di province. Piemonte compreso


È ancora eterogenea, in Italia, la situazione relativa all'incidenza dei positivi ai test molecolari e antigenici per il virus Sars-CoV-2, con un gruppo di province del Nordovest confinanti fra loro, nel quale si nota un aumento della diffusione che potrebbe dipendere da una nuova variante. Lo indica l'analisi del matematico Giovanni Sebastiani, dell'Istituto per le Applicazioni del Calcolo 'M.Picone', del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr).
«A livello provinciale, è presente un cluster di province confinanti con trend di crescita», osserva Sebastiani. Le province coinvolte sono Aosta, Biella, Vercelli, Cuneo e Torino.
«La posizione geografica delle province del cluster suggerisce l'influenza dei flussi di persone attraverso la frontiera con la Francia, analogamente a quanto accaduto nel Nord-Est a novembre 2021», rileva l'esperto. «I dati sul sequenziamento - aggiunge - sono necessari per capire se questi aumenti all'interno del cluster di province si possono spiegare tramite la diffusione di una nuova variante».
Per quanto riguarda le regioni, «l'analisi delle differenze settimanali dell'incidenza dei positivi ai test molecolari e antigenici indica che in 13 regioni c'è un trend di discesa; Lombardia, Friuli Venezia Giulia, Sardegna, Liguria e provincia autonoma di Trento sono in stasi, mentre in Emilia Romagna, Piemonte e Valle d'Aosta c'è un trend di crescita. La crescita - conclude Sebastiani - è frenata in Emilia Romagna, lineare in Piemonte e ha subito una recente accelerazione nella Valle d'Aosta».

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