Da Dorzano ai mondiali di calcio a Doha: Gianluca Cresto, un sogno diventato realtà

Un sogno diventato realtà. È quello di Gianluca Cresto, trent’anni, la cui famiglia è sempre vissuta a Dorzano. Lui voleva diventare fisioterapista e la sua professione lo ha portato a conseguire ottimi risultati fino a farlo lavorare agli alti livelli nella Fifa.
Ha frequentato l’Itis Quintino Sella e, dopo il diploma, si è trasferito in Svizzera a Lugano nel 2012 dove ha studiato fisioterapia all’Università Ludes. Ha iniziato a lavorare da subito in Ticino presso la Fisioterapia Atlantide con Roberto Maragliano che lo ha portato alla Fifa. Attualmente è anche il fisioterapista della U21 del FC Lugano e della Nazionale maggiore maschile di pallavolo Svizzera. Il suo ultimo traguardo è stato quello di essere fisioterapista alla Fifa World Cup Qatar 2022.
«È stata la mia terza volta in FIFA in qualità di fisioterapista» dice Gianluca. «La prima alla Fifa Club World Cup, mondiale per club, a febbraio, la seconda a giugno ad un seminario a Madrid per i test fisici e medici in preparazione al mondiale per gli arbitri appartenenti alla confederazione Uefa. Per il mondiale, denominato Fifa World Cup Qatar 2022, siamo partiti l’8 novembre e rientrati il 19 dicembre il giorno dopo la finale. In questi 42 giorni a Doha» prosegue Gianluca «ci siamo occupati di tutti gli aspetti medici, fisici inerenti la preparazione atletica, di prevenzione infortuni e di cura fisioterapia o recupero infortuni. Questi due ultimi aspetti erano il mio campo. Seguivamo gli arbitri sia sul campo di allenamento che alle partite ed eravamo a bordo campo in caso l’arbitro avesse avuto necessità di un nostro intervento. Erano presenti 129 arbitri della delegazione Fifa provenienti da tutto il mondo compresi assistenti e VAR (Video Assistant Referee) che sono gli assistenti in campo che collaborano con l’arbitro. Sono orgoglioso dei risultati raggiunti nella mia professione e ringrazio tutti coloro che, a cominciare dalla mia famiglia, mi hanno sempre sostenuto nel raggiungere gli obiettivi che mi ero prefisso».
MARIA TERESA PRATO

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