Dall’Asia al Kenya con il cuore in mano

Domenica al Centro Zegna di Trivero Raffaella Dellavalle e Gian Paolo Gallo presenteranno il loro viaggio in Laos e Thailandia e la prossima missione in Africa, per aiutare i bambini

Chi conosce Raffaella Dellavalle sa quanto sia mossa da un’energia d’amore e accoglienza nei suoi viaggi per il mondo, sempre accompagnati da una connotazione umanitaria. Con il suo compagno Gian Paolo Gallo ha da poco vissuto un’esperienza speciale in Laos e Thailandia. Insieme racconteranno l’intensità del loro percorso tra queste popolazioni dell’Asia, e lo faranno durante l’evento in programma domenica alle 18 nella biblioteca del Centro Zegna di Trivero. Spiega Raffaella, che attraverso l’associazione Cresco sta concretizzando molti progetti di aiuto alle persone che vivono in situazioni di indigenza: «È stato un viaggio intenso, che si è svolto in tappe. Abbiamo toccato il nord della Thailandia, il Laos, diverse isole e Bangkok. Le esperienze più significative stanno nel cuore e riguardano la vita delle popolazioni, la loro propensione al sorriso, la capacità di vivere la vita seguendo i ritmi della natura. Credo che la forte fede buddhista segni questo approccio alla serenità e alla ricerca della pace, ma ogni volta mi affascina la possibilità di fare tesoro di ciò che vedo per portarlo nel nostro mondo. Vivendo il lento scorrere del fiume, la semplicità della vita, abbiamo avuto modo di cogliere alcune opportunità che per loro sono molto sentite, e parliamo della possibilità di andare a scuola, di imparare l’inglese. Per questo ho raccolto contatti con un’associazione locale, per valutare eventuali collaborazioni future».

LA STRADA PER TUURU

Durante la serata dedicata al racconto di questo viaggio, verrà presentata anche la prossima missione di Cresco in terra africana. «Abbiamo scelto di partire per il Kenya, dove sosteniamo un progetto pluriennale. In particolare in questa missione siamo all’interno di un team che in questi giorni andrà in Kenya e terminerà l’attività a febbraio. Si tratta di un’equipe di ortopedici che farà interventi sui bambini bisognosi. In seguito, a rotazione, partiranno alcuni medici fisioterapisti che cureranno la riabilitazione dopo gli interventi. Noi ci inseriamo con l’ultimo gruppo tra il 1 e il 14 febbraio, accompagnati da una specialista che farà parte della missione».

Il progetto è denominato “La strada per Tuuru” e supporta la Missione Cottolenghina. Tuuru è un ampio villaggio che si trova in una zona collinare non distante dalla foresta del Nyambeni. È a circa 400 chilometri dalla capitale Nairobi. Il territorio è arido e povero, la situazione sanitaria è precaria e sono diffuse molte malattie che sono conseguenza della malnutrizione e della carenza di igiene e cure adeguate. La popolazione è circa 50mila abitanti, in prevalenza donne e bambini, che vivono in una grave situazione di povertà economica e culturale. La missione ha consentito di inaugurare un ospedale, un laboratorio ortopedico e due scuole, che ora hanno bisogno del sostegno di tutti.

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