Discarica d'amianto al Brianco: il Tar blocca i lavori appena partiti




I lavori, appena iniziati, alla discarica d'amianto del Brianco sono stati sospesi con decreto dal presidente del Tar Piemonte. Al riguardo dell'attuale situazione ecco il comunicato diffuso poche ore fa da Legambiente (Circolo Biellese Tavo Burat) e Comitato Salussola Ambiente è Futuro.
«Non è sfuggito a nessuno il movimento che c’è stato al Brianco negli ultimi giorni. In particolare, venerdì è comparso il cartello da cantiere con tutte le indicazioni necessarie a confermare che l’azienda proponente ha iniziato i lavori della discarica. Come nel peggiore degli incubi, abbiamo visto allestire velocemente il cantiere, dove sono comparsi numerosi moduli prefabbricati, scavatori e perfino una betoniera: han spianato, spostato terra, realizzato un getto armato, insomma, sono partiti con un dispiegamento di uomini e mezzi che molti hanno notato con apprensione. Per comprendere gli sviluppi, bisogna fare però un passo indietro: a novembre scorso tutti i ricorrenti avevano chiesto al Giudice una sospensiva dei lavori per tutelare l’integrità dei luoghi ed evitare scavi e opere che avrebbero causato un danno irreparabile. Il giudice aveva ritenuto che programmare una udienza a brevissimo termine potesse soddisfare le nostre esigenze, ed ha fissato l’udienza per l’11 maggio 2022: per i tempi del tribunale è davvero una scadenza ravvicinata. Venerdì scorso, però la situazione è evoluta velocemente, ed hanno dato l’inizio ai lavori: è evidente che così è venuta a cadere la tutela che il giudice ci aveva accordato. Informati gli avvocati di quanto stava accadendo, questi hanno ritenuto necessario presentare una istanza urgente al tar, e con cui nell’informare il presidente del Tar circa i lavori in corso, si è avanzata richiesta affinchè provvedesse a fermare i lavori. Gli avvocati hanno lavorato a testa bassa nel fine settimana per depositare già lunedì sera l’atto e notificarlo a tutti gli interessati. La prima udienza prevista dal calendario del tribunale utile a discutere questa nuova istanza sarebbe stata l’8 marzo… ma ritenendo la situazione grave ed urgente, il presidente del Tar non ha aspettato quella data ed ha ritenuto di esprimersi immediatamente tramite proprio decreto monocratico con cui ha accolto la richiesta di fermare i lavori.
Quindi riassumendo: venerdì hanno iniziato i lavori, e martedì mattina il presidente del Tar li ha sospesi, con un provvedimento straordinario e rapidissimo, in cui si evidenzia che ha “Ritenuto sussistente il requisito dell’estrema gravità e urgenza, alla luce del sopraggiunto inizio dei lavori”. Questo provvedimento sarà efficace fino alla udienza dell’8 marzo, quando il collegio giudicante e sarà chiamato a esaminare tutti i risvolti e deciderà se annullarlo o confermarlo. Al momento in ogni caso i lavori sono sospesi. Avremmo preferito non dover fare questo ulteriore passaggio di carte bollate, che costano denaro e fatica, tanto più che all’udienza di maggio manca poco, ma non si poteva davvero restare inermi a veder scavare le nostre belle risaie dop. Del resto la in questi giorni ci avete manifestato la vostra preoccupazione, incoraggiandoci a non mollare: per questo vi ringraziamo di cuore del sostegno, dei messaggi e del controllo che avete operato sulla situazione. Siete stati i nostri occhi, ed ancora una volta dimostrate che quando un territorio si muove così, in maniera spontanea, diventa come una marea inarrestabile».


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