Draghi: «Quanto più celermente si procede con le vaccinazioni, tanto più si procederà con le riaperture»

Ha toccato molti temi Mario Draghi nella conferenza stampa di oggi a Palazzo Chigi, che ha fatto seguito all’incontro con gli enti locali sul Piano nazionale di ripresa.
I vaccini: «Ma con che coscienza ci sono persone che saltano la lista d’attesa cercando di farsi vaccinare prima, pur sapendo che in questo modo si lascia esposto a rischi chi ha più di 65 anni o qualche fragilità e, di conseguenza, un rischio concreto di morte?» ha esordito il presidente del consiglio con parole che suonano da richiamo alla coscienza delle persone.
Sul piano vaccinale e sulle possibili ripercussioni sulle dosi di AstraZeneca il premier ha detto: «Il crollo di fiducia c'è meno di quanto ci si potesse aspettare. Continueremo a dare messaggi rassicuranti, con grande serietà e non a cuor leggero. Io tra l’altro mi sono vaccinato con AstraZeneca e così pure mia moglie. La disponibilità dei vaccini non è calata, anzi sta risalendo. E non ho dubbi sul fatto che gli obiettivi vengano raggiunti». L'obiettivo sono le 500 mila dosi giornaliere, con un picco che però per ora è stato di circa 293 mila. Draghi ha poi aggiunto che le disponibilità di dosi permetteranno di vaccinare entro aprile tutti gli over 80 e gran parte degli over 75. La scelta chiara è stata quella di mettere in sicurezza prima le categorie più deboli è propedeutica anche alle riaperture.
Proprio sulle riaperture il premier ha poi spiegato che c'è la possibilità di rivedere i provvedimenti sulla base dei numeri. «La miglior forma di sostegno economico sono proprio le riaperture. Io voglio che le prossime settimane siano all’insegna della riapertura, ma una riapertura in sicurezza. Quanto più celermente si procede con le vaccinazioni, tanto più si procederà con le riaperture». E sulle scuole: «Vogliamo dare ai ragazzi almeno un mese pieno di attività scolastica, consentire loro di finire l’anno insieme». Su una possibile data per le riaperture Draghi è stato altrettanto chiaro: «Non ho una data perché dipenderà dai dati di diversi parametri. Uno è sicuramente quello dei contagi, ma anche quello delle vaccinazioni sarà fondamentale».

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