Elezioni, Azzolina torna nella sua Sicilia: candidata nel collegio di Agrigento

Il Partito Democratico, nel tormentato percorso verso la composizione definitiva delle proprie liste e l’individuazione dei candidati nei collegi uninominali non si è fatto mancare nulla suscitando spesso il malumore della propria base, a causa dell’esclusione di molti esponenti locali. È accaduto anche in Sicilia, dove però la situazione ha alla fine trovato una composizione, con le liste proporzioli composte da esponti del partito, tra cui anche diversi segretari cali in posizione di polista. Uno di questi,  Anthony  Barbagallo, a capo del partito Agrigento, è stato anche  il  fautore della probabile candidatura di una vecchia  conoscenza biellese. Si tratta della deputata eletta nel nostro territorio quattro anni fa per il Movimento 5 Stelle Lucia Azzolina, che nel corso di questa legislatura è stata anche prima sottosegretario e poi ministro dell’istruzione nei governi presieduti da Giuseppe Conte. Qual- che settimana fa Azzolina ha abbandonato il suo vecchio partito per seguire il ministro degli esteri Luigi Di Maio nella nuova avventura di “Impegno Civico”, partitino alleato del centrosinistra che ha portato via una sessantina di parlamentari eletti nel Movimento 5 Stelle in polemica con la mancata fiducia votata al governo Draghi su scelta del leader Giuseppe Conte.
Inizialmente si era parlato per la deputata eletta a Biella della possibilità di essere addirittura capolista nella circoscrizione proporzionale,  con  ottime  possibilità  di rielezione. Poi, quando nel Pd è montata la polemica della base, gli “ospiti” di “Impegno Civico” sono stati dirottati ad esercitare il loro diritto di tribuna in alcuni collegi uninominali. Così Di Maio sarà probabilmente candidato nella sua Pomigliano d’Arco in Campania, mentre Azzolina proverà a tornare in Parlamento ad Agrigento, dove però, nell’uninominale, la strada sembra molto in salita, stando almeno ai sondaggi che vedono molto in vantaggio il centrodestra.
E non ci sarà neppure la possibilità di una rete di salvataggio nel proporzionale, visto che il suo partito “Impegno Civico”, sempre stando ai sondaggi attuali, non appare in grado di raggiungere la soglia del 3 per cento necessaria per riuscire a raggranellare qualche seggio in Parlamento.

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