Gaza, dalle scuole a piazza Duomo per manifestare

«Siamo in 350» dicono gli studenti della protesta organizzata in poche ore. Gli slogan e gli striscioni su Palestina e Italia

I primi sono arrivati alla spicciolata, in una piazza che sembrava troppo grande. Non lo era più quando è sfociato davanti al Duomo il corteo di studentesse e studenti che venerdì 3 hanno scelto di non entrare in classe e di partecipare alla manifestazione di solidarietà per Gaza e l’equipaggio della Global Sumud Flotilla. Erano tanti, «almeno 300-350, per una mobilitazione che abbiamo organizzato poche ore fa» ha detto uno dei portavoce davanti alla piccola folla con bandiere, striscioni e visi dipinti. I più giovani sono rimasti al centro, più ai margini c’erano anche gli adulti: da Paolo Naldini, direttore della Fondazione Pistoletto, a Lorenzo Boffa Sandalina, segretario provinciale della Cgil, fino a Ettore Macchieraldo, uno degli ideatori delle “Local march for Gaza”. Ma c’era anche qualche docente che ha aderito allo sciopero e si è unito al corteo studentesco.

Numerosi i cartelli e gli slogan, come la scritta sulla bandiera tricolore appesa sulla fontana del Mosé: «Non è politica ma è umanità, il popolo italiano è con la Palestina». E c’è stato anche un piccolo momento di tensione, quando la polizia ha allontanato dal gruppone il ragazzo che si era arrampicato sulla statua per attaccarci una bandiera palestinese: gli si sono fatti intorno altri manifestanti, continuando a cantare, mentre qualche adulto (tra cui Daniele Gamba e Roberto Pietrobon) ha mediato. Alla fine il giovane ha proseguito la manifestazione senza conseguenze. Negli interventi al microfono, è stato forte il messaggio di uno dei portavoce, rivolto a chi vorrebbe la politica fuori dalle classi: «Non dobbiamo essere formati come delle macchine, ma dobbiamo uscire dalla scuola come persone coscienti».

Quella studentesca è solo la prima manifestazione di venerdì 3 ottobre, giorno di sciopero generale in tutta Italia. Alle 17,30 torna il presidio ormai quotidiano ai giardini Zumaglini, con la presenza dei sindacati che hanno aderito all’agitazione.

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