Gifflenga rivive nel presepe animato

Sabato e domenica è in programma la rappresentazione curata dalla Pro loco con la nuova presidente Sara Cappa

Un presepe vivente raccoglie spesso, nelle piccole comunità, intere famiglie pronte ad organizzare uno degli appuntamenti più sentiti dell’anno. A Gifflenga la storia è ben presto fatta: in un paese con un centinaio di abitanti, la Pro loco è diventata il punto di riferimento per gli eventi sparsi nell’arco dei 365 giorni. E il presepe animato, per due giorni, non fa eccezione. Merito di Sara Cappa, giovane di 25 anni, e neo presidente della Pro loco che coinvolge parenti e amici facendoli diventare protagonisti della rappresentazione della natività di Gesù. Residente a Gifflenga, Sara, impiegata di 25 anni, lavora insieme a loro e ad nutrito gruppo di volontari per far sì che l’organizzazione sia perfetta.

«Questa è la terza edizione» dice. «La prima vera e propria, aperta a tutti dato che abbiamo dovuto convivere, nel recente passato, con il Covid, le mascherine e un lutto che ha colpito un membro dell’associazione proprio lo scorso anno dopo il quale abbiamo interrotto i festeggiamenti. Al presepe ci si pensa per buona parte dell’anno, con la preparazione che parte all’incirca un mese e mezzo prima con l’allestimento della capanna grazie a materiale riciclato e quindi i vestiti realizzati da mia madre, Patrizia, appassionata di cucito. In totale saremo una ventina di persone, io sarò nella cosiddetta locanda e con me un gruppo che sarà coinvolto interpretando i vari personaggi che si trovano nel presepe». All’interno del cortile della chiesa parrocchiale di Gifflenga il presepe vivente sarà presente il 23 e il 24 dicembre.

«Voglio portare avanti l’idea di comunità e della tradizione di famiglia» conclude Sara «come hanno fatto i miei nonni in passato. Per me è importante restare uniti e stare insieme per fare festa. D’altronde ho sempre vissuto a Gifflenga, qui l’atmosfera natalizia è ancora più forte perché ci si conosce tutti».

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