Gli spuntisti protestano: «Al mercato non ci stiamo»

Dopo il ricompattamento. Ieri in venti sono tornati a casa. L’assessore Greggio: «Abbiamo il massimo dei posti a loro destinati»

Gli spuntisti che operano sulla piazza di Biella sono in agitazione. Il problema? Non trovano più posto al mercato di piazza Falcone.

Gli spuntisti sono quegli ambulanti che non hanno una licenza permanente per sistemare il loro banco, ma di volta in volta utilizzano le piazzole rimaste libere.

Spiega uno di loro, Italo Zago: «Da qualche settimana, ovvero da quando il mercato è stato ricompattato, trovare posto il lunedì e il sabato in piazza Falcone è diventato davvero difficile. Lunedì e sabato sono i mercati che maggiormente “girano” e gli stalli destinati alla nostra categoria sono troppo pochi: una dozzina. Mentre noi spuntisti siamo una trentina...».

Ieri, per la cronaca, sono stati venti gli ambulanti che non hanno trovato posto in piazza Falcone e hanno dovuto tornare a casa. Zago è uno di questi: dal 2018 frequenta il mercato di Biella dove porta gli aspirapolveri folletti rigenerati, pezzi di ricambio e aggiusta anche i folletti che gli vengono portati dalla clientela. Arriva da Borgosesia e ultimamente non sempre riesce a “fare il mercato”.

«Noi spuntisti ci chiediamo perché non sia possibile ricavare una fila in più nell’area dove una volta c’era il mercato ed ora è destinata a parcheggio, verso il bar. In questo modo si risolverebbero tutti i problemi. Anche perché il mercato di piazza Falcone è situato in un’area dove non esistono problemi legati ai parcheggi in quanto attorno allo stadio ci sono tutti i posti che possiamo desiderare».

Il ricompattamento del mercato è stato un lavoro lungo, durato un paio di anni. «In questo periodo» spiega l’assessore al Commercio Barbara Greggio «abbiamo spiegato in ogni modo che gli spazi sarebbero stati ridotti. Abbiamo offerto agli spuntisti la possibilità di chiedere una licenza che li avrebbe messi al riparo da problemi come questi in quanto il loro posto era assicurato. Ma quasi tutti hanno preferito restare spuntisti e, presumo per questioni economiche, non chiedere alcuna licenza. Per contro i 226 operatori che sono presenti al mercato con regolare licenza sono contenti della nuova sistemazione, nessuno si è lamentato. Per quanto concerne la concessione di una ulteriore fila da destinare agli spuntisti, ho già spiegato loro che questo non è possibile perché il numero dei posti destinato a questa categoria non è deciso dal Comune, ma ci sono leggi regionali che vanno rispettate. E Biella, con i 12 stalli a disposizione, ha già superato il numero massimo concessoci». Quindi nessuna soluzione? «Una potrebbe essere quella di chiedere la licenza. Nei prossimi mesi questo sarà fattibile...».

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