Gruppo Zegna, +27,5% sui ricavi del III trimestre: vendite per 357 milioni di euro

Pubblicati dal Gruppo Ermenegildo Zegna i dati sui ricavi realizzati nel terzo trimestre del 2022. Si registra una forte crescita con ricavi delle vendite per 357 milioni di euro, più 27,5% anno su anno. I risultati dei primi nove mesi dell’anno parlano così di 1,09 miliardi di euro, in crescita del 22,9% anno su anno.
«Questo trimestre è stato uno dei nostri più forti, grazie all’eccezionale performance di Zegna e Thom Browne in Europa, Medio Oriente e Stati Uniti, oltre a un rimbalzo nella regione della Grande Cina. Abbiamo raggiunto una serie di traguardi in questo trimestre mentre continuiamo a portare avanti la nostra strategia e i nostri impegni rimanendo fedeli ai valori che ci guidano da 112 anni. Come sempre, prendersi cura del mondo naturale che ci circonda continua a essere la base di tutto ciò che facciamo. Il mese scorso abbiamo lanciato Oasi Cashmere, un passo significativo sulla nostra strada verso la tracciabilità. Sono anche molto orgoglioso che l’Oasi Zegna, promossa dal Gruppo Zegna, abbia ricevuto quest’anno il Premio per la Conservazione della Biodiversità ai Sustainable Fashion Awards della Cnmi (Camera Nazionale della Moda Italiana)» ha detto Gildo Zegna, presidente e amministratore delegato del Gruppo.
I ricavi del Gruppo Zegna arrivano da tutte le aree geografiche, con un incremento significativo per la regione della Grande Cina (116 milioni di euro, 3%), in Medio Oriente, negli Stati Uniti e in Europa. Il Regno Unito cresce fino a 15 milioni di euro, registrando un incremento del 61,6%. Gli Stati Uniti dicono di un più 38,3% con ricavi di 69 milioni di euro per il terzo trimestre.
Questo il punto sui canali di vendita. Per i negozi a gestione diretta del Gruppo (e-commerce incluso) ricavi a 217 milioni di euro, con un incremento del 20,7%. 180 milioni di euro arrivano da prodotti a marchio Zegna, mentre 37 milioni di euro a marchio Thom Browne. I ricavi all’ingrosso hanno superato la soglia dei 139 milioni di euro. Ulteriore incremento riguarda i marchi e il tessile di terze parti: 63 milioni di euro (più 50%).

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