I trent’anni della lingua dei segni:
l’inclusione che ha fatto scuola

Messaggi importanti, circostanze costruttive e, a tratti toccanti, si sono alternati lunedì 30 settembre a Villa Ranzoni. Nella Sala Eventi Pizzaguerra è stato proiettato il documentario “Nessuno escluso: 30 anni di bilinguismo nella scuola di Cossato”, prodotto dall’Associazione Vedo Voci Onlus. Dalle origini del progetto, vigente da 30 anni nell’Istituto Comprensivo di Cossato e nelle scuole superiori del Biellese, alla conoscenza ed alla sensibilità verso il mondo del bilinguismo Lis. Conoscere la lingua dei segni non è solo motivo di apertura della comunicazione verso bambini e persone sorde, ma arricchisce le competenze di tutti. Questi messaggi erano contenuti nella proiezione di lunedì sera, che ha avuto un certo tipo di riscontro e di successo, come ci ha raccontato Alessandra Battagin, interprete Lis in rappresentanza di Vedo Voci: «La serata è andata molto bene, la sala era piena. Si è creato un ambiente famigliare che ha aiutato i tanti interventi che hanno riempito l’incontro. Sono stati trattati tanti aspetti del bilinguismo, come ad esempio le differenze di approccio verso la scoperta di avere un figlio sordo da parte di genitori già sordi a loro volta e non. Emerge in molti casi che il genitore già sordo non fa un dramma della situazione, al contrario chi ha l’udito. Siamo in un mondo che stigmatizza ancora un po’ queste cose». Durante la serata sono state accolte con grandi sorrisi le presenze di bambini che hanno iniziato il percorso di apprendimento della lingua recentemente e chi si è laureato, ma anche docenti in carica e personalità che hanno curato e tutt’ora seguono il progetto, tra cui Daniele Chiri, Anna Ubertalli, Laura Arietti, Maria Teresa Lerda. Non solo, la presenza delle istituzioni ha mostrato la vicinanza la progetto. Sono spiccati i volti di Elena Chiorino, vicepresidente regionale ed assessore con deleghe all’istruzione, al merito e al diritto di studio universitario; Annalisa di Gioia, consigliere Ens, Ente Nazionale Sordi il sindaco di Cossato Enrico Moggio e gli assessori Zinno, Borin e Poletti, Marco Barbierato di SiAmo Cossato; Aldo Ferdani, reggente dell’Istituto Comprensivo di Cossato, Lia Rusca, medico foniatra direttore dell’ospedale di Biella; don Alberto Boschetto della Parocchia Gesù Signore Nostra Speranza e gli Alpini cossatesi. Grande coinvolgimento si è notato soprattutto in occasione dell’intervento della regista Paola Settimini e dei ricordi di Ermes Preto e Silvia Ceria; il primo è il dirigente scolastico che diede vita al progetto, la seconda maestra in pensione chi si è occupata per anni della didattica della Lis.

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