Il 2021 del Fondo Edo Tempia: oltre 30 mila prestazioni (+38,3% rispetto al 2020)

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Il 4 febbraio è la giornata mondiale contro il cancro. Ma per il Fondo Edo Tempia la sfida ai tumori non dura solo 24 ore, ma ogni giorno, per tutto l’anno. Lo dimostrano le cifre: nel 2021 sono state 30.911 le prestazioni fornite sui territori biellese e vercellese. Sono oltre 8mila in più (+38,3%) rispetto al 2020 segnato dalla pandemia e sono tornate al livello del 2019, quando il coronavirus non aveva fatto ancora sentire i suoi effetti. Dietro ogni numero ci sono un esame o una visita di prevenzione, il colloquio con una psicologa, il viaggio in auto di un volontario per accompagnare un malato in un centro medico lontano. Ci sono, soprattutto, le migliaia di mani che, con le donazioni, consentono all’associazione di mantenere tutti i servizi completamente gratuiti.
Analizzando le cifre più nel dettaglio, spicca il balzo in avanti dei programmi di screening. Nei mesi passati se ne era parlato molto in tutta Italia: considerati fondamentali per la prevenzione e la diagnosi precoce, erano stati frenati dalla pandemia che nel 2020 aveva bloccato per tre mesi le convocazioni per i test. Ma a Biella e provincia il recupero da giugno in poi, con l’allentamento delle restrizioni, era stato superiore alla media regionale e nazionale. Nel 2021 la crescita è ancora più marcata: +49 per cento rispetto all’anno precedente e un valore assoluto superiore anche a quello del 2019, 18.280 esami contro i 17.460 di due anni fa. La risposta delle cittadine e dei cittadini convocati dal programma regionale è stata degna di nota soprattutto per quanto riguarda il colon-retto: le prestazioni sono più che raddoppiate rispetto al 2020 e salite del 75% a confronto con il 2019. Crescono anche i test riservati alle donne, negli altri due programmi di screening che il Fondo cura su incarico di Regione e Asl: +35,8% per le mammografie, +37,8% per gli esami citologici.
Gli ambulatori di prevenzione sono rimasti aperti a pieno regime tutto l’anno nelle sedi di Biella, Ponzone-Valdilana e Santhià, con l’aggiunta di un ambulatorio ginecologico che accoglie le pazienti due volte al mese all’ospedale di Borgosesia. Le limitazioni dovute alla pandemia hanno riguardato l’impossibilità di portare i test nei luoghi di lavoro, attraverso i programmi di welfare aziendale, ma i numeri hanno comunque un segno positivo. Rispetto al 2020, gli accessi sono saliti del 41,7% e sono stati 5.513. Le specialità più richieste sono state la dermatologia (2.345), senologia (331) e ginecologia (244). Grande è stata l’affluenza anche negli ambulatori di nutrizione, nella certezza che la prevenzione dei tumori passi anche dalle abitudini alimentari: i consulti sono stati 842, compresi quelli riservati ai pazienti oncologici.
Al numero di prestazioni ha contribuito anche l’attività al fianco della sanità pubblica per affrontare l’emergenza-coronavirus. Nel dettaglio, gli ambulatori del Fondo Edo Tempia di Biella hanno ospitato il progetto Scuola Sicura rivolto a insegnanti e personale non docente degli istituti della provincia, perché potessero effettuare tamponi di controllo: sono stati svolti 435 test. Le conseguenze della pandemia si sono ancora fatte sentire, riducendo l’apporto dei volontari che ormai da due anni non possono dare il contributo nei reparti di oncologia degli ospedali di Biella e Vercelli. Ma il motore silenzioso e instancabile del Fondo Edo Tempia non si è certo fermato sia mettendosi a disposizione per affrontare le conseguenze del coronavirus (è il caso del gruppo di Ponzone al servizio del comune di Valdilana) sia nell’indispensabile sostegno ai pazienti con i trasporti: nel 2021 sono stati accompagnati da e verso centri medici lontani 1.147 malati, percorrendo 88.629 chilometri.
È una tendenza già osservata nel 2020 ma anche il 2021 ha confermato quanto sia sempre più importante e richiesto il servizio di psiconcologia che il Fondo Edo Tempia fornisce sia al centro di ascolto di Biella, sia sostenendo i reparti negli ospedali di Biella e Vercelli e all’hospice Casa Tempia di Gattinara. I colloqui sono stati 3.448, un numero superiore ai 3.182 dell’anno passato ma anche ai 2.581 del 2019.
Non si è mai fermato nemmeno il lavoro delle cure palliative, quelle domiciliari a Biella in cui il Fondo Edo Tempia sostiene il servizio dell’Asl, e quelle che orbitano intorno a Casa Tempia di Gattinara, punto di riferimento per l’intera provincia di Vercelli. All’hospice, gestito dalla Fondazione Tempia sotto il coordinamento dell’azienda sanitaria, sono state 191 le persone ricoverate e 2.352 le prestazioni domiciliari.

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