Il consiglio comunale: «A Gaza un mese di gettone»

L’assemblea di Biella apre una sottoscrizione per la Caritas di Gerusalemme: «Tutti d’accordo per un gesto di pace»

Dopo le polemiche per il regolamento del voto nei quartieri, il consiglio comunale di martedì 21 ottobre si è chiuso con un gesto di solidarietà e un applauso: gli eletti hanno deciso di devolvere un mese dei loro gettoni di presenza alla popolazione di Gaza e Cisgiordania. Lo faranno con una donazione alla Caritas di Gerusalemme, a cui sono stati chiamati a partecipare anche sindaco e giunta «in misura doppia» ha proposto il presidente dell’assemblea Luca Zani «rispetto a quanto previsto per i consiglieri», ovvero una cifra calcolata in cinquanta euro a testa. È di circa 30 euro a seduta l’indennità per la partecipazione alle riunioni, di consiglio o di commissione, di ogni rappresentante. Più alta è l’indennità di assessori, sindaco e presidente del consiglio stesso.

Lo stesso Luca Zani ha letto il testo concordato tra i capigruppo, da destra a sinistra: «Ciò che accade in Terra Santa scuote le coscienze e ferisce il cuore. Oltre a indignarci, discutere e sperare che cosa possiamo fare? Ce lo siamo chiesti come consiglieri comunali perché ci siamo trovati tutti toccati dalla condizione della popolazione di Gaza. Abbiamo cercato un gesto che ci mettesse tutti d’accordo, un esercizio piccolo ma concreto di costruzione di pace».

I progetti scelti che saranno sostenuti dalla donazione biellese sono seguiti direttamente da Caritas Italiana e Caritas Gerusalemme: aiuti umanitari, sostegno psicologico e cure mediche per 140 famiglie e ottanta anziani tra Gaza e Cisgiordania e un progetto di inserimento sociale per trenta disoccupati nei Territori.

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