Il Lanificio, dieci negozi da Roma a Mendrisio e un progetto europeo
Dieci negozi, che portano l’insegna Il Lanificio, da Biella a Venezia, da Roma a Torino, fino a Mendrisio, in Svizzera. La catena di outlet nata in seno allo stabili- mento Fratelli Cerruti nel 2002, porta le collezioni uomo e donna dal cuore del capoluogo laniero alla volta dell’Italia ma le ambizioni sono molto più grandi: prossimo obiettivo l’Europa. È il Fondo di investimento anglo-svedese Njord Partners, lo stesso che fino a fine anno possedeva l’80 per cento dell’azienda della famiglia di imprenditori (oggi ceduta al gruppo Piacenza), ad avere il controllo sulle vetrine che propongono capi e accessori informali e per cerimonia.
«Oggi siamo diventati indipendenti anche se già i negozi avevano una propria gestione, diversa da quella dell’azienda» spiega il manager Filippo Vadda. «Il nostro è un modello di business quasi unico: normalmente il percorso di un brand parte dai negozi multimarca, poi investe in vetrine proprie in centro città e quindi approda agli outlet per smaltire l’invenduto. Per noi è stato diverso. E’ proprio negli outlet che troviamo la nostra espressione migliore, non perché sfruttiamo un marchio conosciuto ma perché abbiamo un “value for money” in luoghi in cui la competizione è molto forte».
Fu Nino Cerruti con Luigi Pescetta a impostare il modello “Il Lanificio”. I punti fermi dai quali partirono furono: made in Italy per la quasi totalità dell’offerta compresa la confezione che avviene nel Napoletano, patria della sartoria; la filiera corta, ovvero l’acquisto di tessuti dallo stabilimento biellese o da partner qualificati, la confezione e la vendita diretta, senza intermediari o rappresentanti; terzo e fondamentale requisito, la qualità al giusto prezzo.
«Nei nostri abiti emerge dunque la cultura delle materie prime e il saper fare “biellese”» prosegue Vadda. «Siamo rimasti fra i pochi ad avere un’offerta formale rilevante con un’ampia vestibilità. Da qualche tempo stiamo puntando anche sull’E-commerce perché l’omnichannel può dare continuità al nostro servizio. I nostri clienti tipici sono molto fidelizzati. Vengono da tutta Italia e ovviamente ci sono zone, soprattutto al Sud, che non possiamo coprire capillarmente. Inoltre attraverso il web possiamo raggiungere anche la fascia più giovane». Il Lanificio ha progetti importanti. Dopo le ultime due aperture del 2022, a San Marino e a Castel Romano, il 16 dicembre è stata inaugurata la prestigiosa sede dell’outlet di Scalo Milano. «Stiamo pensando di espanderci anche oltre confine. La Francia, il Sud della Germania e la Svizzera e dove ci sono villaggi outlet di fascia premium. Vogliamo inoltre rafforzare anche la struttura direzionale di Biella (l’azienda conta attualmente un organico di una novantina di persone) che sappia gestire al meglio una rete in crescita e proiettata nel futuro» conclude Vadda.
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