“Il paese in cui tornare”: il corto che racconta i luoghi

Sarà proiettato domenica a Palazzo Gromo Losa il film realizzato con Storie di Piazza in cui tra i protagonisti c’è anche il sindaco Bertolino, che ha interpretato un eremita

Quasi dieci minuti di un corto cinematografico per far conoscere e apprezzare Brusnengo. E per comunicare che si parla di un paese in cui si torna volentieri. Tra i protagonisti anche il sindaco, Fabrizio Bertolino: «È stata l’occasione per far conoscere una parte del Biellese poco promosso ma con tante qualità». Il paese alle porte di Cossato è stata infatti tra le location scelte nell’ambito del progetto Contiamo su di noi – H2O realizzato da Manuela Tamietti e Maurizio Pellegrini per Storie di Piazza aps e destinato agli adolescenti per far riscoprire nei ragazzi un senso di appartenenza alla comunità, promuovendo la conoscenza del territorio in cui vivono e della sua storia, con l’obiettivo di valorizzare gli spazi e i patrimoni culturali locali attraverso la realizzazione di audiovisivi. Il progetto, che ha coinvolto tra giugno e novembre 2023, anche i comuni di Castelletto Cervo, Bioglio, Miagliano, Sordevolo e Muzzano (Bagneri) ha visto coinvolti 40 ragazzi e 20 persone tra volontari e professionisti. I ragazzi hanno partecipato a sei laboratori gratuiti di teatro, recitazione cinematografica, filmaking e scrittura per il cinema e sono stati coinvolti nelle varie fasi della realizzazione dei filmati, dalla definizione dei copioni, scrittura, recitazione, foto di scena, composizione di colonne sonore fino al montaggio.

Domenica alle 17, a Palazzo Gromo Losa nel cuore di Biella Piazzo, avrà luogo la presentazione finale al pubblico dell’intero progetto che ha il sostegno di Fondazione CRB, Fondazione CRT e Fondazione Marco Falco, oltre che di alcuni Comuni del Biellese.

Ambientato a Brusnengo, tra la baraggia e le colline del vino, “Il paese in cui tornare” vede protagonista Ania Masi nel ruolo di Bea, una studentessa universitaria che torna a Brusnengo, il paese dove è nata e cresciuta, e ripercorre la storia della sua famiglia: i nonni emigrati in Africa e poi tornati, il padre mancato troppo presto, la madre e il fratello che conducono l’azienda vinicola.

Il film è quasi interamente interpretato da abitanti del paese: Fabrizio Bertolino, Alberto Bosso, Luca Bosso, Delfina Canobbio, Gianluigi Minoli, Luce Mosca Pepe Diaz, Giovanna Pepe Diaz. La colonna sonora si avvale delle musiche di Rosita Moroni ed è realizzata con la collaborazione della scuola di musica Sonoria di Cossato e la supervisione di Riccardo Ruggeri. Mentre il regista Maurizio Pellegrini è contento del risultato finale sia per le esperienze didattiche offerte ai più giovani e per la promozione del territorio, Bertolino, che per l’occasione ha interpretato un’eremita vissuto in mezzo alle vigne, è stato il promotore dell’iniziativa per il paese insieme all’assessore Paola Conforti: «Quando c’è stata l’occasione di parlare di questa opportunità, ho ricordato che il Biellese non finisce a Vigliano ma era possibile far conoscere una realtà diversa» sottolinea «quella dei vini buoni, del miglior riso e di una lunga storia di emigrazione oltreoceano. Dunque ho cercato di coinvolgere il più possibile i brusnenghesi, purtroppo senza sortire l’effetto sperato. La speranza è che questo corto sia visibile nelle scuole di Brusnengo dove sarà compreso e apprezzato».

© RIPRODUZIONE RISERVATA