
Imu e Irpef aumentano. La minoranza:
«La giunta ha violato le promesse fatte»
L’assessore al bilancio Pier Paolo Fila Robattino spiega che è stata una scelta sofferta e inevitabile: «L’inflazione e i tagli del Governo non ci hanno dato alternative»
Il Comune di Vigliano ha leggermente ritoccato verso l’alto le aliquote Imu e Irpef per il 2025.
«Purtroppo i tagli agli enti locali da parte del Governo e l’aumento delle spese dei servizi dovuto all’inflazione ci costringono ad intervenire su tariffe rimaste invariate per molti anni» spiega l’assessore al bilancio Pier Paolo Fila Robattino, che mercoledì scorso ha presentato in consiglio comunale l’aggiornamento del documento unico di programmazione 2025-2026 e lo schema di bilancio di previsione 2025-2027.
Un punto votato a favore dalla maggioranza e che ha visto il voto contrario, per l’opposizione, di Donatella Poggi e Martina Fossati.
Le spiegazioni dell’assessore
Entrando nel merito, l’Irpef salirà da 0,7 a 0,8 con l’esenzione dei redditi fino a 10 mila euro. «Il beneficio sul bilancio del Comune» dice Fila Robattino «ci sarà solo nel 2026 perché l’imposta entrerà a conguaglio. Prevediamo un gettito di 100 mila euro in più. Per quanto riguarda l’Imu l’aliquota ordinaria passa dal 9 al 10% e per i fabbricati dal 9,60 al 10,60%. In questo caso il gettito sarà di 300 mila euro già dal 2025». Una decisione sofferta ma necessaria secondo l’assessore: «C’è stato un aumento di circa 135 mila euro dovuto ai costi dell’energia elettrica, del gas e di altri servizi. Siamo riusciti sempre a tamponare la situazione utilizzando l’avanzo di amministrazione. Ora non è più possibile».
Un altro punto delicato riguarda l’aumento dei costi per il personale comunale che, ad oggi, è composto da 38 unità: «È dovuto principalmente alle progressioni degli scatti di anzianità e agli aumenti contrattuali nazionali».
Non mancano, per Fila Robattino, i segnali positivi: «Nonostante il rapporto tra nuove nascite e decessi sia drammatico, aver investito in scuole, strade e servizi ha attratto nuove famiglie provenienti da altri paesi e cittadini stranieri che sono venuti a vivere a Vigliano. Inoltre abbiamo abbassato drasticamente il debito del Comune: quando siamo arrivati nel 2014 vi erano 2 milioni di euro di saldo negativo. Oggi invece siamo quasi arrivati a 400 mila euro, senza accendere mutui».
Il capogruppo critica la giunta
Il capogruppo di UniAmoci per Vigliano, Donatella Poggi, critica la giunta: «I rincari riguardano anche la tariffa della mensa con l’aumento dei costi per i non residenti causato dall’allestimento di due posizioni che ha fatto lievitare i costi. Questo rischia di comportare conseguenze sul mantenimento dei numeri e anche della direzione didattica del territorio. Abbiamo votato contro perché, in campagna elettorale, avevano promesso di non praticare aumenti fiscali grazie ad una gestione oculata di dieci anni. In realtà» sostiene Poggi «hanno violato la fiducia degli elettori nei loro confronti. Riteniamo che sia poi necessaria una riorganizzazione del personale e una soluzione più economica per le manutenzioni sulle strade del paese».
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