
Insieme contro il bullismo
con le panchine tinte di giallo
Saranno inaugurate mercoledì 28 maggio A Valdengo e Quaregna con gli alunni delle scuole locali
”Gina la Panchina” è la panchina gialla presente in tutta Italia che rappresenta il simbolo della prevenzione e la lotta contro bullismo e cyberbullismo, creata dall’associazione Helpis Onlus con i patrocini del Ministero dell’Interno e dell’Associazione Nazionale Comuni Italiani.
Con l’inaugurazione del prossimo 28 maggio “Gina la Panchina” sarà presente anche a Quaregna Cerreto e Valdengo, grazie alle scuole primarie del paese, che hanno concorso ad un progetto promosso dalla Regione.
Promotrice di questa partecipazione Veronica Chiarletti, insegnante di sostegno nella scuola media di Valdengo, dove è anche referente contro il bullismo ed il cyberbullismo. «Si tratta di un progetto che unisce la lotta ai due fenomeni e alla riqualificazione ambientale» spiega «e che prevede l’attività di educatori in classe e l’installazione delle panchine di legno. Hanno partecipato le quarte A e B della primaria di Valdengo, la quarta e la quinta di Quaregna Cerreto che hanno colorato e addobbato queste panchine con i pennelli, la vernice gialla e le targhe forniti dall’associazione Helpis».
Conclude la referente: «Sono molto contenta perché questa mia idea è stata accolta dalla scuola e dalle istituzioni. Ringrazio la maestra Alessandra Miotto della primaria di Valdengo, che mi ha aiutato molto, e i Comuni di Valdengo e Quaregna Cerreto che ci hanno sovvenzionato. Mercoledì 28 maggio inaugureremo la panchina di Quaregna Cerreto alle 10:30 e quella di Valdengo alle11:30, alla presenza dei due sindaci, del vicepresidente della Regione Elena Chiorino e del dirigente scolastico Enrico Martinelli».
Il commento dei sindaci
Commenta il sindaco di Valdengo Roberto Pella: «Abbiamo già inaugurato la panchina rossa contro la violenza sulle donne. Con questa panchina gialla continua l’impegno della nostra amministrazione su temi sentiti e gravi come bullismo e cyberbullismo. Impegno che svolgiamo con il coinvolgimento e in sintonia delle forze dell’ordine nel senso della prevenzione. Il nostro motto è “prevenire è meglio che curare”, quindi intervenire prima che i ragazzi entrino nei circolo vizioso del bullismo da cui è difficile uscire».
Dice invece la sindaca di Quaregna Cerreto Katia Giordani: «Queste panchine gialle sono un simbolo ma non la panacea di tutti i mali. Bullismo e cyberbullsimo sono dimostrazioni di fragilità che sfociano in aggressività. Sono richieste di attenzione di questi ragazzi che hanno diritto a crescere bene. L’educazione e i valori sono compito delle famiglie. Poi intervengono scuole e istituzioni che, insieme alle famiglie, devono lavorare contro questi fenomeni. Le panchine gialle sono quindi un monito per tutti».
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