La Polizia Penitenziaria dal piccolo Francy

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Come ogni anno la Polizia Penitenziaria ha fatto visita al piccolo Francy e al suo fratellino, per la classica consegna del calendario.La Polizia Penitenziaria di Biella, va ricordato, è da sempre a fianco del piccolo Francesco Nisticò, il bambino che ha vinto una difficile malattia e che è stato al centro di una grande campagna di solidarietà messa in atto in tutto il Biellese.Anche ques'anno una pattuglia del Nucleo Operativo della Penitenziaria ha consegnato il loro nuovo calendario 2019 e il gagliardetto con lo stemma Araldico.Proprio sullo stemma araldico c'è da dire: «L'azzurro delle fiamme sull'argento del campo, nel primo, sono i colori tradizionali del Corpo. La fiamma rappresenta la speranza del recupero, nella società, della persona in espiazione della pena, compito istituzionale del Corpo (art. 27 Cost.). La fascia diminuita di rosso ricorda il sangue versato dagli uomini del Corpo degli Agenti di Custodia e dalle Vigilatrici - oggi Polizia Penitenziaria - a difesa delle istituzioni democratiche e delle sue Leggi. La pezza onorevole del palato di quattro, nei colori tradizionali, è simbolo di fermezza e di stabilità nella missione assegnata. Lo stemma è timbrato dalla corona d'oro dei Corpi di Polizia ed è circondato da fronde di quercia e di alloro, legate entrambe da nastro tricolore». I peculiari compiti istituzionali del Corpo sono anche richiamati nel motto: "Despondere spem munus nostrum" (garantire la speranza è il nostro compito), iscritto nella lista d'oro alla base dello stemma.

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