
Attualità
Venerdì 28 Febbraio 2025
L’addio a Giancarlo Zaghi. Amava il basket e le bocce
Seguiva i suoi nipoti in tutte le partite e negli anni ’80 costruì in paese un campo da gioco
Emile Martano
Ronco
Un nonno super, sempre presente alle partite di pallacanestro dei suoi quattro adorati nipoti, un marito e un papà affettuoso, un pilastro per tutta la sua famiglia. Così parenti e amici ricordano Giancarlo Zaghi, morto nella notte tra venerdì 31 gennaio e sabato 1° febbraio all’Hospice dell’ospedale di Biella.
Originario di Rovigo, dove era nato nel 1945, si era trasferito a Ronco nel 1962. Qui ha conosciuto Nadia, che sarebbe poi diventata sua moglie. Per più di 40 anni ha lavorato come operaio metalmeccanico nella ditta Obem di Biella. Seguire i nipoti era la sua grande passione: Matteo, Nicolò, Diego e Luca, tutti e quattro accomunati dall’amore per la pallacanestro. E tutti e quattro hanno iniziato a giocare nel settore giovanile del Teens Basket.
Non c’era partita senza che sulle tribune fossero presenti Giancarlo e la moglie Nadia, spesso “taxisti” sempre disponibili a dare un passaggio a qualche ragazzo della squadra. Centinaia di partite vissute da tifoso speciale sulle tribune, tra le quali quelle della Pallacanestro Biella al Pajetta e al Forum. Ma anche tanti momenti di festa e divertimento in mezzo ai bambini e ragazzi, offrendo sempre il suo generoso contributo alle attività del Teens.
L’ha ricordato Luciano D’Agostino, presidente del Teens, con un post sul proprio profilo Facebook: «Ronco è stato per anni un importante bacino di sviluppo per il Teens Basket. In quegli anni nonno Giancarlo era costantemente presente a seguire i suoi nipotini, Matteo, Nicolò, Diego e il più piccolo Luca. Come maestro del minibasket e presidente della società ho vissuto con lui tanti momenti felici. Lo ricordo tagliare chili e chili di frutta per i bambini e distribuire le sue ottime bugie a Carnevale. È stato il nonno per eccellenza del Teens, con i suoi fantastici quattro nipoti che ha sempre seguito in ogni partita fino a quando ha potuto. Mi mancherai e ci mancherai, dalle tribune di ogni palestra da cui ci seguivi e ci incitavi. Grazie di tutto, sappiamo che sarai sempre presente. Adesso riposa in pace». Giancarlo Zaghi aveva due figlie, Alessia e Donatella. Lo ricorda Alessia: «Papà è sempre stato un punto di riferimento per la famiglia, oltre che un “mito” per i suoi nipoti. Sempre disponibile e pronto a regalare un sorriso e un aiuto a chi ne avesse bisogno, ci ha insegnato a vivere onestamente e a volerci bene come una vera grande famiglia».
Grande appassionato di bocce, negli anni ‘80 era stato tra i volontari che si erano adoperati per costruire un campo da gioco dietro al bar della palestra del paese, dando un aiuto concreto alla parrocchia di don Giuseppe Fabbri. La corona è stata celebrata ieri, il funerale si è tenuto stamattina alle 10, nella chiesa di Ronco.
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