L’alpino dell’anno è Renzo Savio

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Il riconoscimento è andato al capogruppo di Bioglio, Ternengo e Valle San Nicolao. Il premio gli è stato conferito durante il concerto degli auguri arrivato alla sua 24ª edizione dedicata al centesimo di fondazione dell’Ana.«Per aver coinvolto il gruppo alpini, nella maggior parte con il suo personale impegno lavorativo, alla realizzazione di un’opera di utilizzo per tutta la comunità del paese di Bioglio, nella fattispecie l’ampliamento dell’area festeggiamenti». Questa la motivazione che ha portato la sezione Ana di Biella a premiare il capogruppo di Bioglio, Ternengo e Valle San Nicolao come l’alpino dell’anno. «Da anni» spiega il sindaco del paese Stefano Ceffa «Renzo si prodiga per la comunità, come testimonia l’accogliente sede del gruppo alpini da lui voluta e portata a compimento e ha dato prova di generosità encomiabile, spirito di servizio ammirevole, passione civica non comune». Renzo Savio, sottoposto a un delicato intervento — da tempo in dialisi, il giorno di Santo Stefano è stato trapiantato di rene — non ha potuto però essere presente alla serata al teatro Sociale che si è svolta ieri sera e che ha visto la partecipazione di tanti biellesi accorsi per festeggiare le “penne nere”. «So che sta meglio e i miglioramenti sono giornalieri» ha detto il presidente della sezione Marco Fulcheri. «Sono ansioso di potergli consegnare di persona il premio il prossimo 17 febbraio quando si svolgerà l’assemblea dei delegati. Per lui chiedo un grande applauso». Il nominativo dell’alpino dell’anno, premio legato al nome del Liquorificio Rapa che lo sponsorizza, è stato rivelato durante il concerto degli auguri, appuntamento che si ripete da 24 edizioni a metà gennaio. «È una bella consuetudine nata grazie al mio predecessore Franco Becchia» commenta Fulcheri aggiungendo: «grazie alla fanfara Valle Elvo e al suo maestro Massimo Pelliccioli, siamo sempre riusciti a rinnovarla arricchendola di performance artistiche che richiamano il pubblico più svariato». Ospiti d’onore sono stati Carlo Saccente al clarinetto, Alessandro Bora e Michael Costanza alla tromba, le cantanti Giulia Zucconelli, Barbara e Valentina Capizzi, e la ballerina Arianna Quartesan. Nel corso della serata è stato svelato anche il logo per il centenario dell’associazione che festeggerà a maggio, il 10-11 e 12, l’importante anniversario con l’adunata di Milano, città dove l’Ana ebbe battesimo. E a proposito di adunata non si può non guardare in avanti, al 2022. Fulcheri ha comunicato infatti che «preso atto della relazione positiva dei responsabili dei gruppi di lavoro del progetto adunata 2022, il consiglio direttivo sezionale ha approvato all'unanimità di iniziare l'iter regolamentare per la candidatura». Biella città degli alpini non è più solo un bel pensiero ma si può davvero concretizzare. «Questa candidatura è stata sposata dal territorio — il 95% dei comuni a cui avevamo indirizzato un vademecum con delle domande per testare la disponibilità a staci a fianco ci ha già risposto —, dalle associazioni di categoria e dalla società civile. Sarà una grande occasione di sviluppo e rilancio per il nostro Biellese, una vetrina in cui sono certo, se la otterremo, potremmo esprimere il meglio del nostro carattere» conclude il presidente degli alpini.

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