L’assessore Gaggino risponde al segretario generale della Camera di Commercio Masera




Sceglie una lettera aperta l'assessore al Comune di Biella Massimiliano Gaggino per rispondere al segretario generale della Camera di Commercio di Biella e Vercelli Giampiero Masera dopo la querelle dei giorni scorsi, partita da una nota stampa di Palazzo Oropa, con alcune dichiarazioni dello stesso Gaggino, sull'Innovazione Tecnologica.
Ecco il testo: «Mi spiace molto che un esempio vissuto e raccontato da ‘Artigiano’ e non da ‘Assessore’ abbia causato una querelle personale con una risposta che ahimè mette in evidenzia luci e ombre su la tanto auspicata ‘squadra’ che si vorrebbe attuare per lo sviluppo digitale del  territorio. Ringrazio il Dr. Masera per la segnalazione dello strumento ‘cassetto digitale’ che, senza dubbio, utilizzerò in futuro ma che è veramente troppo poco conosciuto e pubblicizzato (fra le mie conoscenze nessuno ne aveva sentito parlare e comunque è difficile da trovare, non appare in homepage del sito della camera di commercio e non si trova neppure con il motore di ricerca interno al sito camerale). Le parole che, invece, mi hanno profondamente deluso, sono state quelle relative alla mia segnalazione sulla non esistenza del bottone ‘Visure’ nel sito camerale, parole che mi hanno fatto passare quasi per un visionario. E’ vero, ora il bottone ‘Visure’ c’è nella home-page del sito camerale, ma mi sono bastati due click, suggeriti dagli esperti del Ced a cui riconosco grande professionalità, per scoprire che il bottone è appena stato inserito: la voce Visure è infatti stata messa al posto del bottone Web-Tv. L’auspicio è di essere stato in qualche maniera artefice di un miglioramento, rinnovo invece la mia soddisfazione per il lavoro che sta svolgendo il team dell’Assessorato Innovazione tecnologia del comune di Biella, che era l’oggetto del comunicato della scorsa settimana, tutto quanto è successo successivamente, invece, mi spinge ancor di più ad allontanarmi da ciò che rappresenta l’Accordo di Programma ‘Patto del Battistero”».


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