L'assessore regionale Chiorino incontra i rappresentanti del settore estrattivo

LA RICHIESTA DEGLI IMPRENDITORI: «PERMETTETECI DI FAR RIPARTIRE L'ATTIVITA': POSSIAMO GARANTIRE OGNI MISURA DI MASSIMA SICUREZZA»

L’assessore regionale al Lavoro, Elena Chiorino, ha incontrato questa mattina in confernce call i rappresentanti del settore estrattivo lapideo (nonché quelli che si occupano della lavorazione e della trasformazione della pietra) per fare il punto della situazione alla luce dell’emergenza di queste settimane, che ha portato al blocco totale della produzione. Il settore, in base agli ultimi dati disponibili, conta 186 imprese di cui 100 il artigiane, 248 unità locali, 989 addetti, 751 dipendenti e 238 imprenditori. Il settore lapideo si occupa di estrazione di pietra, sabbia e argilla, fabbricazione di prodotti di calcestruzzo, cemento e gesso, taglio, modellatura e finitura delle pietre e fabbricazione di abrasivi e prodotti in minerali non metalliferi. I rappresentanti del settore hanno ringraziato la Regione per l’attenzione a un settore considerato strategico e hanno garantito che sarebbero in grado di riprendere con tutte le più stringenti misure di sicurezza in quanto, già normalmente, gli addetti lavorano all’aperto, a circa 10 metri di distanza l’uno dall’altro, muniti di mascherine ad alta protezione per le vie respiratorie e di occhiali protettivi. Inoltre, vista la posizione delle cave, non utilizzano mezzi pubblici per recarsi al lavoro, ma la propria automobile. I rappresentanti del settore hanno espresso anche l’esigenza - a loro detta non più procrastinabile - di riprendere l’attività, per salvare le imprese ed evitare danni irreparabili a tutto il comparto piemontese. Inoltre la riapertura delle suddette attività risulterebbe fondamentale in vista della futura riapertura dei cantieri edili, che altrimenti rischierebbero di non avere a disposizione i materiali necessari per eseguire i lavori, con ulteriore perdita di tempo e danni economici. L’assessore Chiorino ha manifestato la propria disponibilità a portare innanzi la loro istanza, ribadendo l’auspicio che le attività produttive che possono garantire le più stringenti misure di sicurezza contro il Coronavirus possano riprendere al più presto la propria attività, in modo da evitare di perdere importanti quote di fatturato e di mercato, che sarebbe poi difficile recuperare. Le parti si aggiorneranno nei prossimi giorni.

© RIPRODUZIONE RISERVATA