Le migrazioni di ieri e di oggi: l’Africa si racconta

Incontro con l’autore Andrea Cantone: domani chiude il ciclo dedicato agli scrittori biellesi con un approfondimento della cooperativa Maria Cecilia

Un sabato con l’autore, incontri letterari con scrittrici e scrittori biellesi: il progetto lanciato dal Comune di Cossato in collaborazione con il Liceo del Cossatese e Valle Strona volge al termine domani nella sala eventi “Pizzaguerra” di Villa Ranzoni.

L’appuntamento in programma riguarda da vicino, molti di noi. Il motivo? Il tema, nonché trama del libro dell’ospite del pomeriggio, è la migrazione. In particolare, Andrea Cantone, autore del libro “Mondo capovolto” che verrà analizzato ai raggi-x e su cui si discuterà, tratterà la prospettiva degli emigrati di Roasio, suo paese d’origine, verso la culla dell’umanità, l’Africa.

Procediamo con ordine. Il “Mondo capovolto” è il secondo volume prodotto da Cantone incentrato sui destini degli emigrati italiani in Africa e dà continuità alla tematica, narrata inizialmente attraverso “La luce dell’equatore”.

Ciascuna parola, ciascun concetto e dettaglio sono tratti da una storia vera. Il protagonista è Alessandro Testa, che impersonifica il momento storico per molte famiglie di Roasio, che emigrano in Africa per avvicinarsi a nuove prospettive e cercare fortune negli anni antecedenti alla Seconda Guerra mondiale.

Queste alcune parole di Andrea Cantone che ci accompagnano verso l’evento: «Ho vissuto la Nigeria degli anni ’80 e frequentato lì la scuola elementare. La voglia di scrivere libri ispirati a questa parentesi roasiana nasce da quando sono andato a visitare il Museo dell’Emigrante di Roasio; un luogo che trasuda storia, ma spesso sottovalutato o poco considerato. C’è poi un aneddoto curioso: già mia mamma si era prefissata l’obiettivo di dare voce a quel periodo storico tramite un libro, ci ho pensato io».

La ricerca massiccia è alla base di questo progetto portato avanti da Cantone, una continua documentazione tramite gli archivi del museo sopra citato e la raccolta di testimonianze. Il prodotto è una storia basata su storie realmente accadute, aneddoti. Uno di questi ci ha colpito: il ritrovamento di frammenti di un diario di bordo di una tratta transatlantica, perché ricordiamo che alcuni emigrarono anche verso l’America. Il ritmo narrativo è coinvolgente e c’è una storia nella storia: la nascita di un amore tra il protagonista, Alessandro, e una ragazza del posto. Cosa può rappresentare meglio la differenza tra due culture, quella europea e quella africana?

A Villa Ranzoni si discuterà dei passaggi principali del libro, ma senza mettere da parte la realtà quotidiana. Tra gli interventi previsti, ci sarà Francesca Quaglia in qualità di referente della cooperativa Maria Cecilia Onlus impegnata sul fronte Servizio Accoglienza Migranti.

In avvicinamento a quest’ultimo appuntamento dedicato agli incontri letterari, è voluto intervenire anche l’assessore alla cultura Pier Ercole Colombo per far risaltare il successo che ha riscosso quest’iniziativa e ringraziare tutti coloro che hanno collaborato alla buona riuscita: «Innanzitutto faccio i complimenti ad Andrea Cantone, poi vorrei ringraziare in particolare Antonella e Rosanna della nostra biblioteca perché consentono la divulgazione della cultura cossatese, e non solo. Con il pomeriggio di domani si chiude un periodo culturale che ha riscosso grande interesse. Un plauso anche alla professoressa Sonia Benna e tutto il gruppo del Liceo del Cossatese e Valle Strona per questa solida collaborazione».

I presupposti per vivere un pomeriggio all’insegna della cultura non mancano. Non resta che partecipare. Sabato 13 aprile, ore 16.

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