
Attualità
Mercoledì 07 Dicembre 2022
Let Eat Bi, a Cittadellarte un incontro sull'utilizzo del biochar in agricoltura
Oltre a Let Eat Bi, nel dietro le quinte dell'appuntamento del 14 dicembre figura Bi-biochar S.r.l., società che vuole partecipare attivamente all’introduzione di un nuovo modello agricolo sostenibile e divulgare e promuovere l’utilizzo del biochar sul territorio biellese e ovunque in Italia attraverso la vendita diretta e online, proponendo anche formazione e workshop con dimostrazioni di coltivazioni. Bi-biochar, inoltre, promuoverà la valorizzazione dell’impiego di biochar convertendolo in crediti di carbonio, certificati da terze parti indipendenti. «Il cambio climatico - spiegano i soci nell'opuscolo di presentazione - è la nuova realtà a cui dobbiamo far fronte: sempre più frequentemente notiamo situazioni climatiche anomale, periodi di prolungata siccità sono contrapposti a piogge scarse o violente, i terreni pesantemente sfruttati si compattano e quando piove perdono la capacità di drenare e cosi l’acqua scorre in superfice portandosi via materia organica e nutrimenti. Questi ed altri fenomeni correlati rendono l’agricoltura, oggi giorno, difficoltosa e non più sostenibile. È importante riconoscere che questo cambiamento è principalmente provocato da azioni innaturali ed eccessive da parte dell’uomo e che una nuova forma di coscienza accompagnata dalla disponibilità a cambiare le nostre abitudini di fare agricoltura, può essere molto di aiuto”. Il biochar, in agricoltura, risulta a loro avviso l’unica soluzione che permette di certificare un’azione positiva a favore della natura e dell'uomo, in un processo che riduce concretamente le emissioni di CO2 “perché interrare biochar - viene aggiunto - vuol dire sequestrare carbonio, immagazzinare acqua, mantenere il suolo in condizioni di fertilità concentrando i nutrimenti a disposizione delle piante, migliorare il drenaggio e certificare cibo sano».
Biochar significa letteralmente Carbone Biologico, ottenuto da legno vergine di origine boschiva ed è così definito per distinguerlo da quello fossile estratto in miniera. Il biochar così ottenuto è caratterizzato da una struttura alveolare che ricorda il favo delle api: i suoi microscopici alveoli vengono colonizzati dai batteri del terreno, rendendo disponibili alla radice delle piante i nutrimenti della digestione delle colonie batteriche. In questo modo il biochar è in grado di restituire fertilità a terreni desertici dove diversamente non nascerebbe nulla. Una volta miscelato al terreno, il biochar è in grado di produrre i suoi effetti benefici per secoli, come testimoniano i terreni scoperti alcuni decenni or sono in Amazzonia. Il biochar ammendante agricolo ottenuto attraverso un processo di pirolisi è stato definito la ‘Terza Rivoluzione Verde’ ed è riconosciuto internazionalmente per il suo impatto positivo su settori che spaziano dall’agricoltura e zootecnia al bio-risanamento, alla creazione di materiali compositi avanzati e all’utilizzo per combattere la crisi climatica. Il biochar, nello specifico, è prodotto a partire da biomasse vergini di scarto, provenienti da potature agricole o forestali o ancora da piante infestanti usando la tecnologia della pirolisi.
Storia e vantaggi del biochar in agricoltura
Come riportato da Bi-biochar, 8000 anni fa le popolazioni dell’Amazzonia scoprirono come migliorare la fertilità dei loro suoli e incrementarne la produttività realizzando delle vere e proprie carbonaie orizzontali, ricoperte di terra, che ancora oggi consentono uno straordinario sviluppo di qualsiasi vegetale piantato su quei terreni. Questa antica tecnica, ha dato vita al “moderno biochar” ed è stata oggetto di oltre 20mila studi che hanno determinato che “aggiungere biochar ai suoli - si legge nella presentazione - non solo ne aumenta la produttività dal 20% al 200%, ma permette anche di ‘sequestrare’ nel suolo quantità significative di CO2 atmosferica”.
In quest'ottica, il biochar è oggi considerato una delle soluzioni più promettenti per mitigare gli effetti del cambiamento climatico. Il materiale in questione ha inoltre una struttura alveolare che può trattenere acqua, aria, e sostanze organiche, ed è altamente porosa (habitat ideale per i microrganismi); funziona anche da filtro per le sostanze tossiche, oltre alle sue numerose proprietà chimico-fisiche e biologiche. Il biochar porta una serie di vantaggi anche applicato ai terreni agricoli: aumenta le rese fino al 200%; fertilizza permanentemente terreni poveri (un’applicazione è efficace per migliaia di anni); risana i terreni degradati assorbendo sostanze tossiche o inquinanti; consente di risparmiare acqua e fertilizzanti permettendo una gestione ottimale dei residui delle coltivazioni agricole, spesso considerate più un problema che una risorsa; aumenta la sicurezza alimentare di popolazioni vulnerabili; migliora la biologia e la ritenzione di nutrienti e idrica del suolo; aumenta il pH dei terreni acidi e, anno dopo anno, la materia organica, per cui migliora la qualità e la fertilità.
Una nuova realtà
Per info e prenotazioni: [email protected] - 335.5868552.
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