Libera e NomafieBiella, l'incontro di venerdì scorso: un contributo "Gagliardo"

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Libera e NOmafieBiella da sempre, sono impegnate nella scuola, dove, attraverso incontri assembleari e laboratori, cercano di affiancare gli insegnanti nell’educazione alla responsabilità degli studenti. Anche quest’anno Libera, grazie al contributo del progetto “Muse alla lavagna” promosso dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Biella, sarà presente nelle scuole con il laboratorio “Abitare i Margini” che prevede un percorso di tre incontri con le classi che hanno aderito. Il primo affronta aspetti legati ai “comportamenti legali”, indagando sul significato di comunità, basata su regole che prevedono diritti e doveri. Il secondo affronta i “comportamenti illegali” indagando su cosa sono le mafie e quali sono le sue attività illecite. Obiettivo: dimostrare come esse si oppongano al concetto di comunità, violando le leggi, contrastando i valori costituzionali, negando i tre principi fondamentali della convivenza civile: dignità, uguaglianza e libertà. Il terzo, a conclusione del percorso, vedrà gli studenti restituire ricerche e riflessioni a partire dai primi due incontri.
A margine del laboratorio, alle classi interessate e disponibili, verrà chiesto di sviluppare una ricerca sul tema dell’ambiente e sulle “ecomafie”. Il cambiamento climatico e la sostenibilità ambientale sono temi attuali, affrontati in prima persona sia da Greta Thumberg che dal movimento dei Fridays for Future. Per vivere in armonia all’interno di una comunità occorre saper curare sia la qualità degli ambienti urbani che quelli naturali.
Proprio in preparazione a questo percorso articolato, Libera e NomafieBiella hanno organizzato un incontro a distanza, venerdì 13 novembre, con Michele Gagliardo, responsabile nazionale di Libera per il settore della formazione ed uno dei tre autori del testo “Per un mondo migliore. Itinerari di educazione civica” utilizzato come strumento guida del corso. L’incontro, rivolto agli insegnanti che hanno aderito al progetto e a tutti gli altri interessati, è stato seguito da 38 docenti. Diversi gli spunti di riflessione emersi, come spiega Chiara Riva Vercellotti: «Innanzitutto l’invito a trasformare le 33 ore annue di educazione civica in un’occasione per riflettere in classe sui rapporti fra le persone, sulla società e sul territorio, utilizzando percorsi nei quali ci si educa insieme: oggi c’è sempre più bisogno di “parlare” con i ragazzi, di “stare insieme” e di “confrontarsi” con loro. Michele Gagliardo ha fatto inoltre una netta distinzione fra istruzione ed educazione. L’istruzione fornisce un percorso di conoscenza uguale per tutti. L’educazione non si può insegnare, si può solo imparare dal continuo discutere tra chi educa nella ricerca della condivisione dei principi, degli orizzonti e delle pratiche dell’educare civile. Non si “educa da soli e non ci si educa da soli. Si educa e, nel contempo, si viene educati. In questo senso l'educazione è un progetto corale: siamo tutti educatori e siamo tutti educati (o da educare), nessuno escluso. Si stabiliscono insieme delle regole e insieme si assumono delle responsabilità. Insieme è la parola chiave dell'educare. Educare è un percorso che tiene conto delle caratteristiche di ogni individuo. Partendo dalla realtà degli studenti che incontriamo e attivando processi di inclusione nel riconoscimento delle peculiarità di ognuno di essi.  Queste alcune linee guida del testo “Per un mondo migliore”, dal quale emerge che, a scuola, la lotta alla mafia la si può fare soprattutto educando i nostri giovani ad essere cittadini consapevoli e responsabili, in grado di conoscere i propri diritti ma anche i propri doveri, fornendo loro gli strumenti per imparare a distinguere i comportamenti legali da quali illegali. In fondo è questo l’obiettivo che “Abitare ai margini” si pone: coinvolgere gli studenti in modo attivo, chiedendo loro di intervenire e costruire un dibattito in classe. Purtroppo la Dad non facilita questo processo. Positivo il riscontro degli insegnanti apparso attraverso due frasi della chat: “una boccata d’ossigeno per noi insegnanti” e “un contributo gagliardo alla scuola”. Con Michele Gagliardo torneremo nuovamente sui temi dell’educazione con un secondo momento di formazione rivolto a tutti, ai primi di gennaio, quando, si spera, la scuola riprenderà in presenza. Nel frattempo i tre formatori di Libera, Francesca, Sara e Domenico, nella consapevolezza che la scuola deve offrire ai ragazzi un percorso di educazione alla cittadinanza, avvieranno nelle scuole il laboratorio, sperando, con il contributo degli insegnanti, di riuscire a sensibilizzare gli studenti sull’importanza dell’“appartenere ad una comunità” e di sviluppare comportamenti responsabili».

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