
Lo sport biellese in lutto per Pinuccia Peri
Si è spenta a 90 anni la donna che, da giocatrice, allenatrice e dirigente, è stata protagonista in diverse discipline
Aveva novant’anni Pinuccia Peri Gremmo, monumento dello sport biellese, spentasi nella notte tra martedì e mercoledì dopo una vita spesa tra palestre, piste d’atletica e, da vera pioniera, terreni di gioco dall’aspetto provvisorio. Lo era anche il rettangolo con due canestri dove debuttò nella serie A di pallacanestro a Torino, dove era studentessa universitaria. Si giocava all’aperto, fuori dallo stadio Comunale, con i calciatori della Juventus che si fermavano incuriositi a fare il tifo. Al suo ritorno in città creò con il padre Luigi una squadra di basket femminile e il suo rapporto con la palla a spicchi è stato una costante della sua passione sportiva: giocatrice, allenatrice, ufficiale di campo, istruttrice nazionale fino a diventare negli anni Novanta benemerita a vita della federazione. Negli ultimi anni aveva aggiunto un ruolo in più, quello di tifosa, sempre presente alle partite in casa di Pallacanestro Biella. Nel 2020, anno in cui un appello del club in ristrettezze economiche chiese ai sostenitori di abbonarsi in anticipo, fu tra le prime a prenotare due tessere, una per lei e una per il figlio. Il suo sostegno, quel giorno, arrivò insieme a quello di un altro compianto uomo di basket, Fiorenzo Brunazzi.
Non basta. È stata pioniera anche dello sport per le persone con disabilità. È stata fondatrice della Polisportiva handicap biellese e da presidente dei Veterani dello sport ha organizzato per anni il meeting Per non essere diversi di atletica leggera allo stadio La Marmora-Pozzo. Portò a Biella, tra i tanti campioni, la plurimedagliata alle Paralimpiadi estive e invernali Francesca Porcellato: accanto al suo record italiano sugli 800 metri in carrozzina c’è scritto “Biella, 13 settembre 2003”. Fu nominata Cavaliere del lavoro e nel 2014 ricevette un premio speciale dal Panathlon nord-ovest. Era vedova di Luigi Gremmo, morto nel 2006 dopo una vita a sua volta dedicata non solo allo sport ma anche alla musica, da componente del coro Genzianella. Lascia i due figli Guido e Paolo.
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