Netro saluta Giorgio Bertinaria

È morto ‎venerdì scorso Giorgio Bertinaria, 82enne storico personaggio di Netro, amato e apprezzato da tutto il paese. Nato nel 1936, Bertinaria ha svolto la sua attività lavorativa come chimico nell'industria laniera biellese. Al di fuori del lavoro, fin da giovane ha coltivato l'interesse per flora e fauna del nostro territorio, tanto da essere per anni nel gruppo micologico biellese e coautore dell'opera "I funghi del biellese". Amante della musica e dei libri, è stato uno dei punti di riferimento dell'associazione culturale "I brusafer". Tra le sue passioni, quella che più gli stava a cuore era rivolta alle tradizioni e al dialetto netrese: tra gli anni '90 e il primo decennio del nuovo secolo infatti, Bertinaria si dedicò alla compilazione del "Disiunàre Netrèis", raccolta di termini, detti e proverbi caratteristici di Netro, volume presentato nel 2012 e nato anche grazie all'amicizia con il poeta e concittadino Angelo Roj. Tanti i pensieri che i suoi concittadini hanno voluto dedicargli, a partire da quello dell'amico Don Luigi Pedrazzo, parroco di Netro, che ha parlato così nell'omelia durante il funerale di sabato: «Da oggi Netro è più povera, perché ha perso una persona eccezionale, con una conoscenza delle persone e della storia di questo paese unica. Giorgio ha dato tanto a questa comunità e per questo noi tutti dobbiamo essergli grati e orgogliosi di averlo avuto come concittadino». La passione che Bertinaria ha sempre coltivato per Netro, ha fatto breccia nel cuore di molti, come sottolinea Giuliana Beatrice, che assieme a lui ha condiviso diverse esperienze nelle associazioni del paese: «Giorgio era una persona ricca di cultura, a modo e allo stesso tempo ironica, divertente e di grande compagnia. Ha sempre avuto un grande rispetto per il suo paese e per i concittadini, sentimento che tutta la comunità gli ha sempre ricambiato. La sua cultura sulla natura era incredibile, al punto che non esisteva‎no pianta o animale che lui non conoscesse». L'eredità lasciata attraverso il ‎"Disiunàre Netrèis"‎ va ben di la del valore materiale di un libro, come sottolinea l'amica Giuliana: «Giorgio ha lasciato alla nostra comunità un'opera di inestimabile valore. Come lui stesso ha più volte ‎sottolineato, lo scopo era lasciare ai nostri figli, nipoti e pronipoti qualche traccia di una vita passata, per molti aspetti ormai scomparsa, soprattutto in un mondo attuale che va sempre più verso la globalizzazione». Non solo la scrittura tra le passioni di Bertinaria, ma anche l'arte: ‎tantissimi i suoi quadri e disegni a china, così come le immagini del paese, molte delle quali riportate sul suo libro. Un'artista a tutto ‎tondo, ma soprattutto una persona amante della sua terra. ‎Così Netro ricorderà per sempre Giorgio Bertinaria.

© RIPRODUZIONE RISERVATA