Non va a Pistoletto il premio Nobel per la pace

L’annuncio dell’accademia di Oslo: è stata scelta Maria Corina Machado, leader dell’opposizione alla dittatura del Venezuela

Non a Michelangelo Pistoletto, ma nemmeno a Donald Trump o a un’organizzazione umanitaria tra le tante considerate tra le possibili vincitrici: il premio Nobel per la pace del 2025 è andato a Maria Corina Machado, leader dell’opposizione alla dittatura del Venezuela, che l’ha bandita dall’attività politica, definita «una donna che tiene accesa la fiamma della democrazia in tempi difficili».

L’artista biellese era stato candidato nei mesi scorsi dalla Fondazione Gorbaciov di Piacenza, un’associazione che riunisce i passati premi Nobel per la pace e spinge perché venga riconosciuto l’impegno di altre figure autorevoli. Ieri, alla vigilia della proclamazione (e con i pronostici che non lo vedevano favorito), Pistoletto aveva inviato un messaggio a coloro che lo avevano sostenuto: «La vostra partecipazione testimonia la forza di un pensiero che si fa azione collettiva. Insieme, possiamo continuare a trasformare la creatività in un impegno verso un mondo più giusto e armonioso».

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