Nursing Up Piemonte: l’Asl di Biella è in emergenza per i dispositivi di protezione degli operatori


Mancano mascherine e camici protettivi: non è accettabile che si ammali chi deve curare


C'è un comunicato di Nursing Up, il sindacato degli Infermieri Italiani e delle professioni sanitarie, a portare l'attenzione sull'emergenza dettata dalla mancanza dei dispositivi di protezione per gli operatori sanitari che sono in prima linea per fronteggiare il Coronavirus: « Anche l’Asl di Biella, come le altre realtà del resto della regione, l’emergenza per quel che riguarda i Dpi, ossia i dispositivi di protezione del personale infermieristico e dei professionisti sanitari, è arrivata al culmine: Mancano le mascherine, mancano i camici, scarseggiano tutti gli strumenti di protezione necessari ad affrontare in prima linea la gestione di pazienti infettivi o potenzialmente infettivi per il Covid-19. Il Nursing Up, sindacato degli Infermieri Italiani e delle professioni sanitarie ribadisce che la salute psico-fisica e la sicurezza degli operatori impegnati nell’assistenza ai pazienti è imprescindibile. Va subito, entro oggi, attivata la fornitura di tutti i DPI necessari che vanno approvvigionati in modo adeguato sia per quantità, sia per idoneità certificata. Ciò per mettere in sicurezza la salute degli operatori. È tassativo evitare il contagio di chi deve offrire assistenza ai pazienti: se si ammala chi deve curare la gente, chi fronteggerà l’emergenza?».
Il segretario regionale del Nursing Up Claudio Delli Carri ribadisce la necessità di avere immediatamente i rifornimenti e, inoltre, in tempi brevissimi anche nuove assunzioni: «Le Aziende sanitarie, devono assumere personale a tempo indeterminato per l’emergenza di questi giorni, perché i colleghi sono allo stremo dopo turni anche di 14 ore. Le assunzioni devono andare anche oltre l’emergenza. Crediamo che quello che accade oggi abbia dimostrato palesemente quanto gli infermieri servano alla comunità, facendo ben vedere quanti danni abbia generato il turnover fermo da oltre dieci anni.

Va garantita ora l’immissione immediata in servizio di forze fresche. Sulla questione dei dispositivi di protezione appare persino assurdo dover ripetere che il loro acquisto è fondamentale. Noi non possiamo andare avanti se ci ammaliamo. In alcuni luoghi ci è anche stato detto che le mascherine, visto che mancano, vanno continuamente riutilizzate. O addirittura che vengono utilizzati dei panni al posto delle mascherine. Ma ci rendiamo conto? Comprendiamo l’emergenza, ma su certe cose come i dispositivi di protezione non debbono esistere ritardi o attese. Vanno messi a disposizione subito e il loro acquisto doveva essere già previsto da tempo. Attendiamo con fiducia la fornitura di mascherine promesse ieri dalla Regione e prodotte ad Alba. Ma nel frattempo qualcosa bisogna fare, trovare scorte non utilizzate, dare almeno un minimo di supporto ai nostri operatori».

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