Occhieppo Inferiore, l'ex fondazione asilo infantile fa discutere in consiglio

«I cittadini devono sapere che sulla loro testa pende una fideiussione di oltre 80mila euro che il comune, garante per la Fondazione asilo infantile, sta pagando a seguito del fallimento della stessa». La minoranza di Occhieppo Inferiore, attraverso un'interpellanza a firma del consigliere Flavio Frassati (non sottoscritta ma approvata anche dal consigliere Sara Stoppa), ha chiesto chiarimenti in merito alla fideiussione firmata dall'amministrazione Ansermino nel 2009. È stato questo il punto di maggior discussione in occasione del consiglio ‎comunale di mercoledì ad Occhieppo Inferiore. «Già nel 2016 presentammo un'interpellanza, chiedendo alla maggioranza quali strategie sarebbero state attuate per salvaguardare le casse comunali dal pagamento del debito che la Fondazione aveva e ha nei confronti di Biverbanca», sottolinea Frassati. «All'epoca ci risposero che avrebbero cercato di evitare il pagamento, ricordando alla banca la presenza dell'ipoteca sull'immobile quale garanzia. Quando la fondazione ha dichiarato fallimento, la banca si è rivalsa sul comune, non considerando l'ipoteca. Il fatto che sia stato il comune stesso a far chiudere l'asilo è un'ulteriore aggravante. Una situazione che, con un pò di buon senso e oculata gestione delle risorse, si sarebbe potuta evitare». Il sindaco Monica Mosca ha risposto così all'interpellanza: «Frassati contesta una delibera che abbiamo ereditato dalla precedente amministrazione e per la quale lui stesso nel 2009 votò a favore. In alcun modo la fideiussione sta pensando e peserà sulle tasche dei cittadini, in quanto se è vero che al momento il comune paga circa 10mila euro all'anno, con la chiusura dell'asilo non viene più erogato il contributo annuale che variava tra i 10 e i 15mila euro. In più abbiamo ‎già intrapreso un'azione di rivalsa nei confronti della fondazione: in quanto garanti del debito, quando verrà venduto l'immobile ci aspettiamo di ricevere un risarcimento pari alla cifra versata». A provocare discussione è ancora la questione asilo infantile. Il consigliere di minoranza Sara Stoppa ha ricordato: «A oggi diversi bambini che a gennaio hanno fatto regolare richiesta di iscrizione non hanno trovato posto. Prima di accettare le domande, comune e scuola avrebbero dovuto verificare l'effettiva ricettività dei locali della primaria. Vista la situazione, sarebbe stato ragionevole tenere aperto l'ex asilo e garantire così il servizio a tutti, in attesa di una soluzione alternativa». A questo proposito il sindaco Mosca ‎ha risposto così: «Tenere aperta la vecchia struttura sarebbe stata una follia, in quanto mancavano le condizioni di sicurezza. Ricordo alla minoranza che siamo riusciti ad aprire una scuola statale in pochi mesi, con risultati eccellenti, come dimostrano le tante richieste di iscrizione. A darci ragione sono i numeri e la qualità del servizio. Forse, anziché continuare a tenere in vita una struttura che da anni era in agonia, si sarebbe dovuta programmare prima la costruzione di una nuova scuola o lo spostamento della stessa in un'altra sede».

Su Il Biellese di venerdì 3 agosto.

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