Oggi il funerale di Mjlla Ceroni, la vedova di Paolo Lavino, «motore di Bottega Verde»

La donna, scomparsa lunedì, aveva 83 anni

Sarà celebrato oggi, mercoledì 12 novembre, alle 15 nella chiesa della Speranza di Cossato il funerale di Mjlla Ceroni, la vedova di Paolo Lavino, l’imprenditore scomparso nel 2020. Malata da tempo e se n’è andata lunedì all’età di 83 anni (li aveva compiuti a giugno). Nata a Pordenone nel 1942, aveva studiato all’istituto Santa Caterina come maestra, ma non aveva seguito quel percorso: Mylla aveva invece contribuito con il suo lavoro e le sue idee al successo delle imprese di famiglia. Insieme al marito aveva creato iniziative di grande successo a partire dagli anni Settanta e Ottanta, come Euronova, Mondoffice, Modafil e Bottega Verde. Una linea di abbigliamento femminile creata negli anni Novanta portava proprio il suo nome “Mjlla”. Si divideva tra famiglia e azienda, crescendo i tre figli Michele, Francesca e Benedetto.
Era legatissima ai nipoti Luca, Sara, Benedetta, Cecilia, Francesco, Matilde, Pietro, Tommaso e Filippo. Mjlla ha lasciato nel dolore, con i parenti tutti, anche la sorella Anna.
Dopo la scomparsa di Paolo Lavino, con il quale era sempre stata molto attenta alle opere di beneficenza, aveva molto ridotto le uscite pubbliche. Anche in occasione dell’inaugurazione di un paio di anni fa del parco di via Garibaldi a Cossato intitolato al marito non era presente: era una giornata di pioggia e aveva preferito restare a casa, ma aveva affidato al figlio un ricordo del marito. Parlando di lui aveva ricordato quanto fosse imprevedibile. E di se stessa aveva scritto: «Ho passato una vita a sentirmi seduta sull’orlo di un vulcano e non sapere mai quale e quando una nuova eruzione sarebbe successa. Ci siamo esercitati tutti in famiglia ad essere molto elastici, a non stupirci mai di niente e affrontare ogni giorno una realtà diversa… Con il suo esempio abbiamo vissuto i valori imprescindibili del vivere civile e i valori cristiani del Vangelo nella vita di ogni giorno, con incrollabile fiducia nell’aiuto di Dio». Più recentemente nel giugno scorso non aveva potuto partecipare neppure all’inaugurazione del salone parrocchiale di Santa Maria Assunta sempre intitolato al marito.
E proprio Paolo Lavino della moglie in una vecchia intervista diceva: «Nel 1992 abbiamo acquisito il marchio Bottega Verde e l’anno dopo spedivamo i primi cataloghi iniziando così una nuova avventura. Il progetto è stato fortemente voluto da mia moglie Mjlla che è il vero motore dell’azienda insieme ai miei figli e ai miei bravissimi collaboratori di ieri e oggi: senza di loro non avrei potuto combinare nulla».

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