Oropa, anniversario dell'Incoronazione. L'omelia del vescovo: «Rinnoviamo la nostra devozione a Maria». Fotogallery

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Nella Basilica nuova nel giorno dell’anniversario dell’Incoronazione e della consacrazione delle Basiliche a Oropa sono risuonate anche le parole del vescovo monsignor Roberto Farinella durante l'omelia. Eccole.Carissimi fratelli e sorelle,Distinte Autorità, Venerati confratelli,  cari amici!Con la festa della Dedicazione della Chiesa, il Popolo cristiano ricorda che nel mistero del suo Amore, Dio ha voluto abitare in mezzo a noi. È avvenuto nel momento in cui – come recitiamo nella preghiera dell’Angelus – a Nazaret, Egli è germinato nel grembo della Vergine Maria, e questo mistero avviene, si perpetua fino alla fine dei tempi, ogni volta che celebriamo l’Eucaristia: noi accogliamo il Signore vivo e presente nelle specie adorabili del suo Corpo e del suo Sangue. La Chiesa è il Tabernacolo della presenza divina ed è il luogo che ci accoglie per edificare, come pietre vive, il Corpo di Cristo nel mondo.Le belle Basiliche d’Oropa, di cui oggi facciamo memoria della loro Dedicazione (e insieme riviviamo la ricorrenza delle centenarie incoronazioni della nostra amata Madonna Nera), furono innalzate per dare gloria a Dio e per venerare la Santa Madre di Dio. Queste basiliche custodiscono la memoria di fede e di devozione del nostro Popolo che ha sempre trovato forza e consolazione nell’invocare l’aiuto della Santa Vergine Maria, tanto da rivolgersi a Lei come Madre e invocarla nei pericoli e nelle difficoltà come una vera Sovrana, dispensatrice di grazie.Quando invalse tutto questo e la Madonna iniziò ad essere chiamata Regina? Già nel medioevo conserviamo la bella preghiera della Salve Regina, ma anche tanti affreschi.La piccola e semplice fanciulla di Nazaret è diventata la Regina del mondo! Questa è una delle meraviglie che rivelano il cuore di Dio. Egli manifesta i disegni del suo amore ai piccoli e agli umili. Naturalmente la regalità di Maria non è da intendersi nella maniera umana, ma è totalmente relativa a quella di Cristo: Egli è il Signore, che, dopo l’umiliazione della morte di croce, il Padre ha esaltato al di sopra di ogni creatura nei cieli, sulla terra e sottoterra (cfr Fil 2,9-11).La Madre condivide con il Figlio Gesù la sua vicinanza agli uomini e alle donne di tutti i tempi divenendo Madre della Chiesa. Maria ci rivela che poter veramente regnare, l’unica via accessibile è quella di fidarsi di Dio, di mettere in pratica il suo Amore, di servire.Nella storia della nostra città e delle nostre comunità evangelizzate dal messaggio cristiano sono innumerevoli le testimonianze di venerazione pubblica alla regalità della Vergine Maria che conserviamo con il gesto delle centenarie incoronazioni.Oggi vogliamo soprattutto rinnovare, come figli della Chiesa, la nostra devozione a Maria che Gesù ci ha lasciato quale Madre e Regina, affidando alla sua intercessione la quotidiana preghiera per la Pace, specialmente là dove più infierisce l’assurda logica della violenza – ricordando in particolare le sofferenze della guerra in Ucraina; e preghiamo anche per le altre tante situazioni di violenza e di disagio, soprattutto che affligge i giovani nella ricerca del senso della propria vita, che mina l’armonia nelle nostre famiglie, che si fa indifferenza o peggio addirittura dispregio per la vita altrui come tante volte purtroppo stiamo registrando nei fatti della recente cronaca. Affidiamo le nostre famiglie. Affidiamo l’impegno della Chiesa e l’impegno pubblico delle nostre comunità e dei suoi rappresentanti nella vita politica e sociale; affidiamo a Lei l’impegno di ogni donna e uomo di buona volontà.La Vergine Santa accolga tutto il bene che ognuno per la sua parte quotidianamente realizza, nel proprio ambito e ci aiuti ad avere sempre nel cuore la speranza affinché tutti possiamo realizzare quella civiltà nuova, dell’amore, che è già riflesso della città di Dio qui in terra.Maria, Regina pacis, ora pro nobis! Maria, Regina Montis Oropae, ora pro nobis!

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