Palestra e teatro, la minoranza di Masserano insorge

Spiega il consigliere dell’opposizione Stefano Zanone: «L’amministrazione non ha dato nulla alla Pro loco, ma alle altre associazioni sì»

Durante l’ultimo consiglio comunale di Masserano è stato confermato l’arrivo di 130 mila euro provenienti da Seab per la discarica presente in paese di cui, da tempo, si parla di una chiusura e di una successiva bonifica ambientale grazie ad una parte degli stessi utili. Di questi, 30 mila euro serviranno alla tinteggiatura della palestra delle scuole e 16 mila euro per la riqualificazione del teatro comunale. Altri 15 mila euro saranno utilizzati per la manutenzione straordinaria del patrimonio comunale e 5 mila euro per le associazioni di Masserano, ma non per la Pro loco. Un punto, quello della non necessità dell’associazione di aver bisogno di fondi, secondo quanto comunicato dal sindaco Andrea Mazzone a seguito di un colloquio con la presidente, che non ha convinto la minoranza. «Il consigliere di minoranza Virna Botta fa parte del direttivo della Pro loco e ha detto in consiglio che è il sindaco ad aver comunicato al presidente della Pro loco di non prendersela perché quest’anno non c’erano contributi per loro» ha detto il capogruppo Stefano Zanone. L’amministrazione ha confermato che a breve, per questioni di sicurezza e contro l’abbandono dei rifiuti, aumenterà il numero delle telecamere in paese compresa l’installazione del targasystem nei pressi di San Giacomo. Il gruppo Insieme per Masserano ha rimarcato, inoltre, la sua posizione in merito a due punti del consiglio comunale precedente. «Avevo chiesto a quale bando si riferisse il sindaco per lo stanziamento da parte della Regione Piemonte di 30 mila euro per l’integrazione del progetto “Armonia+”. Ci è stato risposto in modo evasivo con un non meglio precisato bando denominato “Arte e Cultura” di cui non si sapeva nulla» spiega Zanone «a fronte di un’ulteriore domanda se “a tale bando il Comune avesse già partecipato” il sindaco ha risposto in modo affermativo. Tale bando non esiste e, dopo un accesso agli atti, il responsabile del Servizio Cultura mi ha risposto che tale bando, indipendentemente dal nome, deve ancora essere individuato». E poi c’è la questione della rescissione unilaterale della convenzione di gestione del servizio di segreteria: «Nel verbale» dice Zanone «non viene riportato che nel riassunto dell’intervento del segretario, già di per sé anomalo per l’oggetto dell’intervento stesso, viene deliberatamente omessa tutta la descrizione di come si sia comportato il sindaco nei confronti del segretario e dei membri della sua maggioranza. Questo per precisare che ciò che il sindaco fa pubblicare sui giornali sulla condivisione di questa decisione non corrisponde alla realtà».

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