Parole - La Biella che piace… agli altri

Biella bella. Dobbiamo convincerci. Farcene una ragione. Perché altrimenti finiamo per essere come quelle signore che guardandosi allo specchio si trovano i peggio difetti senza rendersi conto del fatto che, invece, quando siedono al bar sono invidiate dagli sguardi altrui per eleganza, stile, garbo, portamento.
Ecco, Biella finisce per essere una signora che piace a tanti, ma che non sa piacersi e scappa addirittura dall’idea di piacere a qualcuno. Sono da inquadrare così le presenze estive di turisti americani in città, che certo meglio sarebbe stato non si fossero passati un quarto d’ora infuocato sulla funicolare, l’aumento del flusso turistico in generale, le eccellenze che il territorio offre e così via. E allo stesso modo vanno letti gli accadimenti più sportivi di questi giorni. Che la Juventus Women scelga la città della lana sta a significare che forse il bistrattato stadio, cui è vero da Torino una sistemata l’hanno data, proprio da buttare non era. In fondo porta il nome del più vincente allenatore della nazionale italiana che delle nostre parti era. Negli ultimi giorni si è aggiunto il Giro d’Italia con le anticipazioni sul percorso che vorrebbero la corsa rosa da noi nel maggio prossimo anche per celebrare la mitica impresa di Pantani a Oropa del 1999. Già, perché in fondo pure il Pirata di Cesenatico, un’icona dello sport, aveva scelto le nostre bistrattate strade per una delle sue più incredibili scorribande in salita. Quella che ancora oggi è definita come uno dei più grandi gesti ciclistici mai visti. Che è successo da noi e non altrove. E allora proviamo a guardarci allo specchio e a piacerci un po’. Potrebbe essere un modo per avere un altro punto di vista. Lo stesso che in questi giorni sembra averci fatto apprezzare le girls della Vecchia di un Giro che, come ha detto qualcuno, almeno si porterà in dote qualche strada sistemata in più.

© RIPRODUZIONE RISERVATA