Per Legambiente il sindaco di Vigliano vince il premio “Attila"

È polemica per i pini marittimi di Vigliano, recentemente abbattuti per motivi di sicurezza. Scrive il circolo biellese di Legambiente: «Tagli indiscriminati hanno “massacrato” interi viali alberati lungo la strada provinciale e in alcune vie interne al paese per poi culminare nell’intero abbattimento delle specie arboree nella piazza Roma. Molti cittadini increduli hanno commentato assai poco favorevolmente soprattutto quest’ultima iniziativa. Ora» si legge nel comunicato «è pur vero che le conifere fatte oggetto di tali tagli non potevano ritenersi specie caratteristiche del paesaggio viglianese, ma questa non può ritenersi una buona ragione per dar seguito a quanto improvvidamente realizzato. Ancor meno giustificazioni sull’operato possono essere addotte per ragioni di presunta pericolosità delle specie arboree: una manutenzione periodica, con oculati contenimenti della chioma consente di ridurre significativamente “pericoli a persone o cose”. Il sindaco di Vigliano Cristina Vazzoler ha invece deciso l’abbattimento di varie piante in regime di urgenza, ritenendo che una modestissima nevicata costituisse un elevato rischio, come riportato su giornali locali. Una argomentazione molto debole volta a giustificare l’orrore provocato. Il 6 dicembre Legambiente ha inviato alle autorità competenti una richiesta per la verifica della regolarità tecnica-amministrativa degli atti che hanno portato all’abbattimento di queste alberate, ma tutt’ora non è stato conferito alcun documento».

Legambiente ritiene che qualsiasi abbattimento non possa essere deciso “secondo discrezione”, ma debba essere giustificato con opportune indagini dendrologiche ed una analisi dei rischi ponderata con la tutela arborea e paesaggistica.

«La promessa avanzata dal primo cittadino di ripiantumare con “specie arboree più adatte”, quasi sempre alberi di minor grandezza (quelli che danno meno fastidio), non è certo consolante ed è solo la conferma del vero scopo dell’operazione» scrivono i responsabili di Legambiente. «Invitiamo pertanto tutti gli interessati ad andare in piazza Roma a Vigliano, per provare il profondo senso di disagio e lo scoramento complessivo provocato dall’assenza di alberi ormai da tempo perfettamente integrati nel paesaggio urbano e nel contesto abitativo. Confrontando il prima e il dopo non sfuggirà a nessuno, amministratori di Vigliano esclusi, il ruolo fondamentale di quel verde urbano. Questi ultimi episodi non devono purtroppo ritenersi casi isolati a Vigliano. Un altro analogo “massacro” di alberi venne perpetrato in anni passati ai villaggi operai Trossi-Rivetti, con l’incredibile abbattimento di platani vecchi ma in buone condizioni e l’inverosimile capitozzatura di tigli e bagolari di magnifiche forme e dimensioni. Ma la scarsa attenzione al “verde” cittadino viglianese si riscontra anche osservando le condizioni di degrado dell’area verde comunale La Malpenga, o del sentiero verde tra le colline realizzato tra Chiavazza e Vigliano, ormai abbandonato e privo da tempo di qualsivoglia manutenzione».

Galleria fotografica

© RIPRODUZIONE RISERVATA