Persi i fondi regionali dedicati al commercio

Era il bando del Distretto Urbano: poteva finanziare il progetto sull’abbellimento delle aree pubbliche. L’attacco del consigliere Calabrese

Il comune di Vigliano non è riuscito a ottenere i fondi regionali per l’istituzione di un Distretto Urbano del Commercio, un’iniziativa che avrebbe potuto portare una serie di vantaggi per la riqualificazione degli spazi urbani e il contrasto alla desertificazione commerciale.

Nei mesi scorsi l’amministrazione comunale aveva presentato una domanda per il bando promosso dall’assessorato alla cultura e al commercio della Regione Piemonte con l’obiettivo di migliorare l’aspetto delle aree pubbliche e favorire la rivitalizzazione del commercio locale.

Tuttavia, il progetto da 66.159 euro di cui oltre 51mila finanziati dalla Regione, non è stato ritenuto ammissibile per un margine di differenza molto risicato.

I Distretti Urbani del Commercio sono strumenti messi a disposizione per incentivare lo sviluppo commerciale, specialmente in momenti di difficoltà economica.

L’iniziativa punta a sostenere i comuni in difficoltà, migliorando la qualità urbana e la vivibilità dei centri cittadini. Nel caso di Vigliano, il progetto presentato non ha soddisfatto i requisiti richiesti.

L’attacco di Calabrese

A questo proposito, il consigliere comunale di Fratelli d’Italia, Paolo Calabrese, ha espresso preoccupazione per come è stata gestita l’opportunità.

«L’amministrazione, e in particolare l’assessore Fila Robattino, avrebbe dovuto stimolare maggiormente gli uffici comunali per una preparazione più accurata e mirata del progetto, che avrebbe avuto l’obiettivo di rinnovare l’arredo urbano, le vetrine dei negozi e rendere più accoglienti gli spazi pubblici» spiega.

Calabrese rilancia: «È ancora possibile correggere alcuni aspetti dell’iniziativa, con l’intenzione di recuperare il punteggio mancante di 0,47 punti, che impedisce di rientrare nei requisiti minimi per accedere ai fondi» ha dichiarato. «Sono a disposizione per un confronto con il Comune, al fine di apportare le necessarie correzioni e cercare di ottenere il finanziamento che potrebbe fare la differenza».

Calabrese ha anche ricordato di aver offerto il suo supporto per ottenere un contributo iniziale di 50.000 euro, «cifra pari ai tagli previsti dal governo centrale, ma questa proposta non è stata accolta».

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