
Piatto: il disavanzo da 217.000 euro
fa discutere: «È incompetenza»
Sulla questione interviene Stefano Gariazzo, ex vicesindaco ed ex consigliere di minoranza: «Abbiamo sempre votato contro»
Il Consiglio comunale di Piatto dello scorso 30 aprile ha approvato il conto di bilancio per l’esercizio finanziario 2024 dal quale risulta un disavanzo di amministrazione di 217.580,25 euro. Nello specifico, questo risultato negativo è dato da 5.846,97 euro per debiti commerciali, a cui si sommano 98.708,01 (dovuti ad altri enti e non impegnati nei bilanci degli anni precedenti) e 117.488,58 (da restituire allo Stato per opere ed investimenti non realizzati), e si sottraggono 4.463,31 euro di risultato contabile di amministrazione positivo.
La legge prevede che il disavanzo si può ripianare entro la durata della legislatura in corso all’atto dell’approvazione, e che è necessaria un’ulteriore approvazione, da parte del Consiglio comunale, del piano di rientro con le misure necessarie a ripristinare il pareggio. Per questo motivo, il Consiglio di Piatto del 30 aprile ha deciso di procedere al ripiano del disavanzo nel quadriennio 2025-2028 in quote costanti, tenuto conto che la legislatura terminerà nel 2029.
Il comunicato
dell’amministrazione comunale
«A seguito di un’attenta ricognizione» scrive in un comunicato l’amministrazione di Piatto «di tutte le partite creditorie e debitorie, condotta con il supporto del personale comunale e del segretario, abbiamo ritenuto opportuno sottoporre all’approvazione del consiglio un atto che consente di sanare definitivamente la situazione emersa, evitando il rischio che la stessa possa aggravarsi o protrarsi nel tempo».
«Pur non trattandosi di una situazione allarmante» continua l’amministrazione «ma simile a quella di altri comuni, abbiamo ritenuto doveroso e responsabile procedere immediatamente al ripiano del disavanzo, al fine di garantire stabilità e trasparenza nella gestione finanziaria dell’ente e prevenire eventuali criticità future. Si è voluto intervenire con senso di responsabilità e nella massima chiarezza, adottando ogni misura utile per assicurare la corretta tenuta dei conti pubblici e la tutela dell’ente».
L’amministrazione conclude il suo comunicato con un impegno: «Garantire una gestione trasparente, corretta e responsabile delle risorse pubbliche. Ci riserviamo di approfondire ogni ulteriore aspetto utile a definire eventuali responsabilità e ad assumere, se necessario, i conseguenti provvedimenti a tutela dell’ente e della collettività».
Il commento di
Stefano Gariazzo, ex vicesindaco
Non è assolutamente d’accordo con quanto si legge nel comunicato, Stefano Gariazzo, ex vicesindaco di Piatto nella legislatura 2009-2014 con la giunta Collinetti, e consigliere comunale di opposizione nei 10 anni successivi fino al giugno 2024.
«Nei 10 anni di opposizione» afferma Gariazzo «abbiamo sempre votato contro l’approvazione del rendiconto perché pensavamo che qualcosa non andasse. Inoltre personalmente controllavo i protocolli in ingresso al comune: molti erano solleciti di pagamento. In merito alle somme dovute ad altri enti, e non impegnate, che compongono questo disavanzo, una parte sono i mancati pagamenti della quote di associazione al Cissabo, come è successo a Bioglio».
«Nel 2014» sottolinea Gariazzo «abbiamo concluso la nostra amministrazione lasciando 45 mila euro di avanzo di amministrazione, 30 mila di contributi della Regione Piemonte per un nuovo scuolabus, e altri contributi da altri enti. Inoltre abbiamo impegnato e coperto i mutui, quelli che il sindaco Giacomini vende come debiti. Dopo 11 anni di amministrazione Giacomini, il Comune ha un disavanzo di oltre 200mila euro. Questa è la dimostrazione che il sindaco e la sua maggioranza non hanno la competenza per amministrare un ente locale».
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