Piedicavallo, il raduno hippy in Bürsch: discussioni ma nessun reato

«Cercherò di capire chi è l’organizzatore per contattarlo ed invitarlo il prossimo anno a scegliere altri boschi, nel Biellese o altrove…». Il sindaco di Piedicavallo Carlo Rosazza Prin negli ultimi giorni è stato coinvolto dalle polemiche suscitate dalla presenza all’Alpe Piallino del Rainbow Family, il ritrovo di numerose famiglie che hanno raggiunto la valle Cervo da varie parti d’Italia per stare a diretto contatto con la natura.«Chiariamo subito: il rainbow non ha creato criticità, non sono stati commessi reati, non abbiamo registrato abbandono di rifiuti o altri danneggiamenti. Io stesso ho raggiunto il posto dove si è svolto il raduno un paio di volte e non ho riscontrato nulla di strano. C’è stato chi si è lamentato per- ché ha detto di aver visto persone nude, a me non è capitato, è accaduto che persone senza vestiti circolassero per il paese. Non ho appena mi è stata segnalata la presenza dei campeggiatori all’Alpe ho subito interpellato i carabinieri che più volte hanno effettuato dei controlli». Ma, si sa, le voci circolano velocemente. «Così mi risulta che in diversi nel fine settimana abbiano raggiunto i terreni interessati per “andare a vedere”» aggiunge il sindaco. «Per quanto mi risulta le persone che si sono accampate a Piedicavallo sono state assolutamente gentili, con chi si avventurava sino al loco campeggio offrivano frutta e prodotti della terra. Una signora che abita una baita della zona ha chiesto ad un campeggiatore di spostare la tenda ed è stata subito accontentata. Non ho idea del perché sia stato scelto Piedicavallo per il raduno, ma al di delle tante parole spese in questi giorni, altri problemi proprio non ci sono stati…». Intanto del raduno e ne sono occupati anche i carabinieri di  Andorno che, insieme ai colleghi della Forestale, hanno fatto alcuni sopralluoghi. Dai loro riscontri non sarebbe ravvisabile alcun reato perseguibile d’ufficio. Al momento si segnala solo un esposto arrivato in Prefettura a firma della proprietaria di una baita. Altri proprietari dei boschi su cui si sta svolgendo il raduno non avrebbero avuto nulla da ridire. Anche sulla presunta nudità di alcuni campeggiatori non vi sarebbero stati dei riscontri. Non vi sarebbero neppure delle criticità da un punto di vista ambientale. I partecipanti infatti avrebbero realizzato una fossa entro la quale smaltire i rifiuti organici mentre il resto verrà portato a valle e smaltito secondo le regole. Sui numeri dei Rainbow Family si possono fare stime di un circa 50 persone stabili con punte, in alcuni giorni, di un centinaio.

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