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Rivetti di Biella e Pralino Sport di Sandigliano riapriranno i cancelli d’ingresso e le vasche (inizialmente solo quelle coperte) lunedì 1° giugno. Dopo quasi tre mesi di chiusura imposti dall’emergenza Covid-19, due dei principali centri sportivi biellesi riaccenderanno i motori. Le difficoltà, così come le incognite, sono molte e la ripartenza sarà tutt’altro che semplice, come spiegano i gestori delle strutture. Spiega Gabriele Pivano, direttore regionale di In Sport e gestore della Rivetti: «Lunedì alle 9 sarà di nuovo a disposizione la piscina interna da 25 metri. Contiamo di riaprire la prossima settimana anche il lido estivo. Le prime a ripartire saranno le attività didattiche dedicati a bambini, ragazzi e adulti e il fitness, mentre le squadre agonistiche di nuoto e pallanuoto torneranno in vasca la settimana successiva. Per quanto riguarda il camp estivo siamo in fase di valutazione e organizzazione. L’obiettivo è accogliere i bambini dal 15 giugno». In questi giorni lo staff amministrativo sta contattando tutti i clienti per definire le modalità di ritorno alle attività, mentre il team tecnico In Sport sta completando le opere di sanificazione dell’impianto e i lavori necessari per poter riaprire la vasca esterna. «Abbiamo investito molto» continua Pivano «su attrezzature e formazione del personale con l’obiettivo di soddisfare al meglio la nostra clientela». Per quanto riguarda i nuovi orari, la piscina interna sarà aperta da lunedì a venerdì dalle 9 alle 21; martedì e giovedì dalle 7 alle 21; sabato dalle 9 alle 14; domenica la vasca interna chiusa. L’esterna, da lunedì a sabato dalle 10 alle 19; domenica dalle 9 alle 19. «Ripartire sarà una vera e propria scommessa» sottolinea invece Carlo Torrisi, presidente e gestore di Pralino Sport. «In queste settimane abbiamo lavorato sulla sanificazione degli spazi e delle attrezzature di entrambe le vasche. L’obiettivo è riaprire la piscina interna lunedì e, subito dopo, anche l’esterna. Corsi di nuoto, fitness e il centro estivo per bambini e ragazzi verranno riattivati gradualmente, con l’obiettivo di tornare presto a pieno regime. Gli ultimi a tornare in vasca saranno gli atleti di nuoto e nuoto pinnato dall’8 giugno. Sarà complicato sostenere corsi che avranno pochi partecipanti, ma lo sarà altrettanto gestire quelli che invece avranno molti allievi. La voglia di tornare in acqua da parte di atleti e famiglie è tanta, ma le persone avranno bisogno di sentirsi sicure nel nostro impianto, perciò abbiamo agito facendo anche più di quanto le norme ci imponevano». Un problema che accomuna le due strutture è quello della sostenibilità economica, resa ancora più complicata dall’incognita condizioni meteo, come spiegano i gestori: «Gli investimenti per l’acquisto dei dispositivi di protezione e per la sanificazione sono stati elevati, così come lo saranno quelli per il personale. Le norme ci imporranno di utilizzare un numero maggiore di persone, proprio per garantire il rispetto delle nuove regole». Una domanda è d’obbligo: riaprire in queste condizioni e con così tante incognite conviene? «Dobbiamo provarci» spiegano Pivano e Torrisi. «Molto ovviamente dipenderà dal meteo di questa estate. Se le giornate belle saranno molte, probabilmente riusciremo a pareggiare i costi sostenuti per la riapertura e la gestione di una situazione straordinaria. In caso contrario sarà un disastro dal punto di vista economico». Per ovviare al problema del distanziamento sociale, sia Rivetti che Pralino hanno deciso di tenere aperte sia la vasca interna che quella esterna per tutto il periodo estivo, proponendo corsi senza il tradizionale mese di sosta. L'imperativo è “Crederci”, con la necessità di vivere alla giornata. «È impossibile prevedere se e come ripartiremo con la nuova stagione a settembre, perché sono troppi al momento i punti interrogativi» concludono i gestori. Non resta che incrociare le dita, nella speranza che chi non potrà permettersi le vacanze al mare o in montagna, possa almeno concedersi qualche giornata di relax in piscina.
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