Politica, Franceschini: «Fratelli d'Italia grazie alle idee, al lavoro e alle persone è il terzo partito d'Italia»

Il segretario provinciale di Fratelli d’Italia Cristiano Franceschini commenta il recente voto.
«Strano gioco, la politica. Al termine di ogni elezione, di ogni consultazione popolare, ad ogni livello, a sentire le dichiarazione dei maggiorenti dei vari partiti e di certi giornali che hanno abdicato al ruolo di paladini dell’informazione per trasformarsi in panphlet al servizio di questa o di quella lobby politica pare che, per una ragione o per l’altra, vincano sempre tutti e non perda mai nessuno. Prendete le recenti elezioni di domenica e lunedì, che - oltre al referendum costituzionale - vedevano coinvolte sei importanti regioni, tre delle quali, alla vigilia del voto, erano amministrate dal centrosinistra e due dal centrodestra. All’indomani del voto, con la conquista delle Marche, storico feudo rosso e l’ampia riconferma dei governatori liguri, Giovanni Toti e veneto, Luca Zaia, la situazione da 4-2 si è trasformata in un 3-3. Basterebbe avere a portata di mano un pallottoliere e aver frequentato la prima elementare per capire chi ha vinto e chi ha perso. E invece, in questo «Paese delle meraviglie» - dove il Cappellaio matto di Lewis Carrol potrebbe serenamente cambiare mestiere e improvvisarsi commentatore politico o leader di partito - per la sinistra è stato il centrodestra. Anche il Movimento 5 Stelle, preso a ceffoni dagli elettori nelle urne canta vittoria per un referendum sul taglio dei parlamentari sostenuto dalla maggior parte dei partiti di centrodestra. In questo circo Barnum, però, una certezza c’è: la crescita esponenziale di Fratelli d’Italia, che oggi come oggi è il terzo partito politico italiano, in continua crescita, come dimostrano i risultati ottenuti nelle varie regioni. Vero, il voto locale va distinto da quello nazionale, come dimostrano i successi delle liste ad personam dei vari governatori uscenti. Ma a far chiarezza c’è un sondaggio di Tecné, commissionato dalla trasmissione «Quarta Repubblica» che ci rivela che cosa succederebbe oggi se i cittadini votassero per le elezioni politiche. Secondo Tecné la Lega si riconfermerebbe al primo posto con il 26,2 per cento, seguita dal Partito democratico con il 20,1 per cento e da Fratelli d’Italia, che salirebbe al 16,1 delle preferenze, staccando anche il Movimento 5 Stelle, che non arriverebbe al 16. Come sono lontani i tempi - e parliamo di nemmeno dieci anni fa - in cui pochi patrioti coraggiosi decisero che era tempo di agire, di mettere al sicuro i valori della Destra tradizionale e di fondare un movimento - Fratelli d’Italia, appunto - che in quel momento i soliti gufi ne profetizzavano la morte nella culla. E invece le cose sono andate diversamente: confermando il detto che le radici profonde non gelano mai, il partito è cresciuto, si è dimostrato in grado di capire e confrontarsi con la gente, ha dimostrato una coerenza senza pari, rifiutandosi categoricamente, a differenza di altri, di avventurarsi in improbabili alleanze ed esperimenti politici da piccolo chimico che, non a caso, hanno abortito dopo poco tempo. Ogni riferimento al governo «Conte 1» è fortemente voluto.
Fratelli d’Italia, sotto la sapiente guida di Giorgia Meloni, ha mantenuto vivi i valori della Destra italiana, modernizzandoli e rendendoli attuali in un tempo, il nostro, che più che mai ha bisogno di trovare punti di riferimento e certezze. Dal tema dell’immigrazione fino alla lotta al vetero assistenzialismo e al reddito di cittadinanza, dal patriottismo industriale, alla netta posizione non contro l’Europa, ma contro questa Europa burattinata dall’asse franco-tedesco e dai potentati finanziari di Francoforte. Un partito dalle idee non solo chiare, ma granitiche, pronto ad aprirsi all’esterno, ma indisponibile a compromessi con la propria identità. Un partito che ha saputo scegliere la propria classe dirigente guardando alle capacità e al merito. Una classe dirigente che oggi è in Parlamento, governa le Regioni e i Comuni e lo fa bene, raccogliendo il consenso dei cittadini e dei propri territori. Proprio come a Biella, dove abbiamo la fortuna di poter contare su persone entusiaste, oneste e preparate come l’onorevole Andrea Delmastro, l’assessore regionale Elena Chiorino e l’assessore comunale Davide Zappalà. E’ grazie a figure come queste, che nei rari momenti in cui potrebbero riposarsi dedicano il loro tempo libero al confronto con le persone, con il territorio, che Fratelli d’Italia segna la sua differenza con gli altri, conquista la fiducia delle persone e cresce sempre di più. Senza porsi obiettivi, senza ragionare su numeri o statistiche, ma sapendo che chi ben semina meglio raccoglie, proprio come sta avvenendo oggi».

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