Pralungo, per il ponte che lascia “isolate” le famiglie al di là del rio Cino arriva Capitan Ventosa

La questione relativa al rio Cino a Pralungo sta facendo discutere in paese ma non solo. La vicenda ha suscitato interesse anche a livello nazionale. La troupe di Striscia la Notizia con Capitan Ventosa nella giornata di mercoledì ha raggiunto il paese della Valle Cervo. Lo hanno interpellato dalle famiglie che sono rimaste isolate e dopo che la minoranza guidata da Grazia Prina Cerai aveva preso posizione con un duro comunicato. «Ogni giorno tre bambini residenti in paese andranno a scuola e torneranno a casa camminando per oltre un chilometro tra i boschi. Ecco come il comune di Pralungo ha risolto l’ ormai datata e controversa situazione del ponte fantasma, dichiarato inagibile circa sei anni fa, mai un intervento, mai un sopralluogo per gestire i parcheggi selvaggi degli escursionisti... Unica soluzione offerta chiedere agli aventi diritto di partecipare con una quota alla spesa di rifacimento! E fin qui potrebbe anche sembrare una discreta proposta... Peccato che la quota versata sia stata trattenuta per quattro anni e poi restituita, senza nessun intervento... peccato che oltre quel ponte per molti solo semplice ponte risiedano famiglie ...che per scelta e non per convenienza… hanno intrapreso uno stile di vita rurale, cercando di valorizzare, custodire, mantenere pulito un luogo meraviglioso per l’ intera collettività, consapevoli della mancanza di servizi, delle difficoltà legate alla strada dissestata». Il sindaco Raffaella Molino cerca di fare chiarezza su questo problema: «Il ponte sul rio Cino è privato a tutti gli effetti anzi per la precisione esso risulta essere una costruzione abusiva, realizzata non su suolo comunale essendo che la stessa termina all’inizio del ponte e dunque non lo comprende, quindi come ben evidenziato anche dal Prefetto dottoressa Tancredi che si è interessata alla questione qualsivoglia intervento sarebbe illegittimo e tale da determinare responsabilità anche sul piano erariale. È stata la Prefetto stessa, viste anche tutte le comunicazioni dei tecnici della Regione Piemonte che hanno eseguito il sopralluogo, a suggerirci la chiusura immediata per ragioni di pubblica sicurezza. Al di là del ponte vi è una strada vicinale interdetta al pubblico transito, vi possono accedere solo i proprietari dei fondi, tra i quali c’è anche un terreno di proprietà del Comune di Pralungo. È dunque palese che quella strada serve principalmente ai privati». E ancora prosegue «noi abbiamo fatto una proposta sensata chiedendo loro un contributo del 50% per poter realizzare l’opera, un intervento pubblico giustificato dalla presenza di un acquedotto e perché c’è un bel sentiero che conduce al Santuario di Oropa, dopodiché sarebbe stata nostra intenzione acquisirla al patrimonio comunale. Il costo totale dell’opera è di 26.000 euro, dunque ai frontisti ne vengono chiesti 13.000 che devono esseri divisi fra una ventina di proprietari con quote differenti a seconda della proprietà stessa (prima casa, seconda casa, terreni ecc.). Riteniamo che la nostra proposta sia un giusto equilibrio fra interesse pubblico e privato e che le cifre che i privati devono sborsare siano assolutamente alla loro portata». In conclusione, Molino evidenzia che «questa vicenda si trascina sin dal 2016 e noi riteniamo di aver fatto ogni sforzo per addivenire ad una conclusione positiva. Fra i privati molti sono d’accordo con noi e si sono sforzati di capire le nostre ragioni, prova ne è che tutti i proprietari delle seconde case hanno versato la loro quota e anche qualche proprietario di terreno ma due residenti su tre non hanno accettato queste condizioni e ciò non ha certo spronato altri soggetti più indecisi ad aderire. Spero che ritornino sui loro passi e raccolgano i soldi necessari, la nostra parte è già accantonata in bilancio. Tra l’altro mercoledì abbiamo avuto la visita di Capitan Ventosa di Striscia la Notizia, ma da parte nostra questo non ha certo cambiato le cose».
PAOLA AVVENENGO

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