Premiato il direttore dell’Archivio di Stato di Biella Stefano Leardi

Stefano Leardi “Miglior dipendente dell’Anno” del settore Archivi del Mibact per il 2020

Stefano Leardi, Direttore dell’Archivio di Stato di Biella, verrà insignito del premio di “Miglior dipendente dell'Anno”, attribuito dalla Direzione Generale Archivi del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo ai funzionari che si siano particolarmente distinti nel corso dell'anno 2020.
La notizia, comunicata telefonicamente all’interessato nel pomeriggio di ieri (11 febbraio 2021) dalla dottoressa Anna Maria Buzzi, Direttore Generale per gli Archivi, è stata ufficializzata nella serata dello stesso giorno con una nota diramata attraverso il sito web della Direzione Generale stessa.
Il riconoscimento, giunto alla sua seconda edizione, vuole essere un segno tangibile della vicinanza dell'Amministrazione archivistica ai tanti che ogni giorno profondono energie preziose al suo servizio, con impegno e passione, affidabilità e competenza, e che, per questo, rappresentano modelli di eccellenza indispensabili ad innescare quel meccanismo virtuoso di senso di appartenenza e orgoglio professionale tra i dipendenti, dal quale, negli intenti del Mibact, passa anche il miglioramento della qualità delle prestazioni e dei servizi resi dalle amministrazioni pubbliche ai cittadini.
La nota della Direzione Generale ha anche esplicitato le motivazioni della scelta di Leardi, premiato “per la tenacia e la determinazione con le quali è riuscito a garantire il funzionamento dell'Istituto, nonostante le gravissime carenze di personale di cui soffre, mostrando grande spirito di iniziativa e capacità di reazione alle difficoltà e che, in questo, può rappresentare il simbolo di molti altri colleghi che condividono le medesime criticità”.
«Si tratta di un premio inaspettato ma molto gradito, che va a riconoscere lo sforzo e l’impegno profusi nell’anno passato», afferma Leardi, alla prima esperienza di direzione ed alla guida dell’Archivio di Stato di Biella dall’inizio del mese di aprile del 2019: «Il 2020 è stato, ovviamente, molto complicato ma il nostro Istituto, grazie ad uno sforzo collettivo, è stato tra i primi luoghi di cultura italiani a riaprire subito dopo il periodo di confinamento nazionale, ed ha continuato, nonostante il contesto sfavorevole, l'erogazione dei servizi al pubblico e a rappresentare un presidio culturale di riferimento per il territorio».
Agli insigniti del premio, verrà consegnata la medaglia raffigurante il Giano bifronte (divinità romana con due volti), in passato attribuita alle alte personalità distintesi nel sostegno al mondo degli Archivi e che ancora oggi rappresenta simbolicamente la capacità di coniugare passato e futuro. La data della cerimonia di premiazione, che lo scorso anno si è svolta alla presenza del Ministro e di un folto pubblico, a causa delle attuali restrizioni imposte dall'emergenza sanitaria, non è stata, al momento, ancora fissata.

L’Archivio di Stato di Biella
Gli Archivi di Stato sono istituti periferici del Ministero per i Beni e le Attività Culturali istituiti nei capoluoghi di provincia. Hanno il compito di provvedere alla conservazione dei documenti degli uffici periferici dello Stato unitario e degli archivi degli stati preunitari fin dall'Alto Medioevo, degli archivi notarili anteriori agli ultimi cento anni e degli archivi degli enti ecclesiastici e delle corporazioni religiose soppressi, i cui beni vennero confiscati dallo Stato. Possono ricevere in deposito archivi di enti pubblici, regioni, province, comuni, altri enti e acquisire a vario titolo archivi privati, di famiglie, di persone, di impresa, di istituzioni.
Alla funzione della conservazione propria degli Archivi di Stato si aggiungono e collegano altre attività: l'ordinamento degli archivi e la compilazione dei relativi mezzi di corredo, inventari, indici, elenchi di consistenza, guide particolari e tematiche che rendono possibile e facilitano la consultazione dei documenti; l'assistenza ai ricercatori in sala di studio e le ricerche per corrispondenza; la tutela degli archivi degli uffici statali; le edizioni di fonti; la promozione, la didattica e la formazione in campo archivistico; le iniziative di ricerca scientifica e di valorizzazione dei documenti anche in collaborazione con altri istituti culturali presenti sul territorio.
Il 29 aprile 1967, dando corpo in parte al progetto di un “archivio del Biellese” pensato da Quintino Sella e da altri tra fine dell’Ottocento e primi decenni del Novecento ma mai realizzato, fu istituita la Sezione di Archivio di Stato di Biella, divenuta istituto autonomo nel 1998.
La prima sede fu in palazzo Dal Pozzo della Cisterna in Biella Piazzo, dove fino ad allora aveva avuto sede, l'Archivio notarile. Da qui si traslocò, nella primavera del 1998, occupando la nuova sede, posta sul lato nord del Chiostro di San Sebastiano. Nell’attesa del termine dei lavori di quest’ultima, conclusi solo nel 2019, è stato utilizzato anche un deposito sussidiario nella zona industriale, verso Occhieppo Inferiore. Primo direttore fu Giovanni Praticò cui subentrò nel dicembre 1968 Antonio Castellari. Dal maggio 1969 all'aprile 1998 diresse l'ufficio Maurizio Cassetti. Divenuta Biella provincia, l'Archivio acquistò autonomia il 24 maggio 1997. L'anno successivo la direzione fu affidata a Graziana Bolengo.

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